VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2018 ore 21
al Kinesis Via Carducci 3 Tradate
INCONTRO PUBBLICO sul tema FERMENTAZIONI SPONTANEE
Un contributo concreto al cambiamento del mondo
con CARMEN RUELLO biologa sistemica, docente presso la scuola di Naturopatia del Centro Studi Discipline Bionaturali di Messina All’incontro seguirà, domenica 24, un corso teorico-pratico sulla preparazione dei Fervida, su prenotazione: https://www.facebook.com/events/213685456243679
Sabato 15 dicembre. Apericena e concentro per Emanuela.
Cara Emanuela, hai amato la musica, il canto, l’arte, la poesia, la natura, la bellezza, i rapporti umani liberi da pregiudizi e prevaricazioni. Adesso sei musica, arte, poesia, natura, grandi alberi, montagne, acqua che scorre, vento, bellezza, danza, energia, amore. Sarai per sempre con noi.
dalle 19: APERICENA CONDIVISA vegetariana e vegana
Oggi, 2 Dicembre 2018, circa un centinaio di persone si sono ritrovate
in piazza a Gallarate, per manifestare contro le politiche di guerra
verso i più poveri, che la giunta Cassani sta attuando da quando si è
insediata. Una guerra che il sindaco utilizza come strumento di
propaganda elettorale, e come arma di distrazione di massa, utile a
nascondere il suo servilismo nei confronti di chi realmente nuoce alla
nostra città: speculatori immobiliari, devastatori del territorio,
intrallazzatori, e così via. Personaggi che la Lega Nord ha sempre
difeso e tutelato nel corso della sua ormai trentennale storia politica. Continue reading “Resoconto del presidio contro lo sgombero del campo nomadi”
Nella giornata in cui è stata inaugurata la nuova sede di CasaPound la città di Legnano ha vissuto un pomeriggio con un andamento un po’ diverso rispetto al solito. Un nutrito ed eterogeneo gruppo di antifascisti si è dato appuntamento in un parchetto adiacente al centro città. Nel corso del pomeriggio in un centinaio hanno cercato di raggiungere l’inaugurazione dell’ennesima sede fascista in città per far sapere ai fascisti del terzo millennio cosa ne pensano a riguardo. Ovviamente la Polizia intervenuta in forze ha impedito l’avvicinamento, i manifestanti sono riusciti però a girovagare per la città e a farsi sentire dagli indomiti fascisti, che sono rimasti a brindare nella nuova sede.
20 novembre. A Tradate, presso Villa Truffini, un incontro pubblico aperto alle educatrici ed educatori per discutere insieme sulla nostra condizione lavorativa.
Domenica 18 novembre ➡️ ART IN ACT
Una giornata dedicata all’arte e alla musica indipendente
Arte ⚡ Musica ⚡ Aperitivo
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????PROGRAMMA???? Continue reading “Art in act! al Kinesis”
Un diciottenne di Cislago avrebbe dovuto installare la fibra ottica insieme a un collega, alla vigilia di un giorno festivo, nei sotterranei della «cittadella dello shopping» tra piazzale Accursio e viale Serra, a Milano. Lavorava nel centro commerciale di zona Fiera per conto di una ditta esterna (NetWisp, con sede a Turate in provincia di Como). Continue reading “Di lavoro si muore”
Sarà giovedì 8 novembre alle 12.00 al tribunale di Busto Arsizio l’udienza finale del processo di primo grado per i fatti del 25 aprile 2014. Qui trovate un audio della vecchia redazione dello Stroligh in cui emerge il racconto a più voci di quella giornata.
In quella giornata una manifestazione numerosa ed eterogenea attraversò, come d’abitudine, le vie di Saronno. Nella parte finale le forze dell’ordine decisero arbitrariamente di impedire ad alcune persone, individuate come pericolosi sobillatori, di proseguire la manifestazione. L’intervento dei reparti di celere si concretizzò in alcune cariche a freddo contro i manifestanti, anziani compresi. Qualche manifestante ricorse alle cure mediche. Continue reading “Quel 25 aprile del 2014”
Tra sfruttamento, nuove schiavitù, isolamento, razzismo, xenofobia, odio
e solidarietà, antirazzismo, meticciato culturale, lotte dei lavoratori sfruttati senza differenza di colore e documenti.a
Incontro pubblico con ANDREA STAID, antropologo, autore dei libri Senza Confini, una etnographic novel; Abitare illegale, etnografia del vivere ai margini in Occidente; I dannati della metropoli, etnografie dei migranti ai confini della legalità; Le nostre braccia, meticciato e antropologia delle nuove schiavitù.
GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE, ore 21, al KINESIS, via carducci 3, TRADATE
Nell’industrioso territorio lombardo non possono certo mancare fabbriche di morte e aziende coinvolte nell’indotto della guerra. Farne una mappatura è, per gli animi sensibili al ticchettio, cosa buona e giusta. Così han fatto alcuni compagni in vista del presidio alla base Nato di Solbiate Olona (Va) di sabato 27 ottobre 2018. Un compagno attivo nel Forum contro la guerra ci illustra i contorni di questa iniziativa.
Abbiamo deciso di iniziare a scrivere questo documento circa un anno fa, quando abbiamo letto sulla stampa a proposito di un nuovo sistema di gestione dei pazienti cronici introdotto dalla Regione Lombardia a partire dal 2018: il cosiddetto Gestore.Continua a leggere…
Con il presidio di sabato 27 ottobre 2018 davanti alla caserma NATO di Solbiate Olona intendiamo rilanciare la mobilitazione contro la guerra. Guerra necessaria al mantenimento di un sistema economico-finanziario predatorio.
La NATO, da sempre sotto comando USA, è la macchina da guerra più imponente della storia umana.
La struttura di Solbiate Olona è uno dei nove Comandi NATO di reazione rapida; conta su oltre 400 militari, che possono più che raddoppiare in determinati casi.
Gli interventi della NATO comportano bombardamenti, morti e feriti (90% civili), saccheggio e devastazione dei territori, inquinamento e contaminazione radioattiva, aumento dei flussi migratori, campi profughi, militarizzazione delle frontiere, maggiore sfruttamento e impoverimento dei lavoratori.
Siamo contro la guerra, oltre che per ragioni etiche, anche per i suoi enormi costi che vanno a discapito di sanità, istruzione, pensioni, trasporti, messa in sicurezza del territorio.
In Italia le spese militari arriveranno in sette anni a quasi 40 miliardi di euro all’anno (più di 100 milioni al giorno) rispetto agli attuali 23.
La speculatrice seriale Lara Comi ha fatto visita al carcere di Busto Arsizio per fare un po’ di propaganda sulle spalle dei detenuti autori della rivolta di qualche giorno fa. Otto guardie si sono fatte refertare al pronto soccorso dopo una sommossa, le cui cause reali non sono state rese note. La stampa riferisce un litigio tra detenuti, cui è seguita una protesta, divenuta poi sommossa generale con tanto di incendio delle bombolette del gas utilizzate per cucinare. Un tantino azzardata come spiegazione, a nostro parere. Nessun riferimento ai feriti tra i detenuti, come se non fossero esseri umani. Gli unici “degni” di essere menzionati sono stati solamente i secondini.
La speculatrice di cui sopra ha trovato la soluzione per il sovraffollamento: ognuno al proprio paese. Vorremo capire se questa brillante intuizione segue il diktat tanto di moda di questi tempi, ossia prima gli italiani: ci verrebbe da pensare quindi che a Poggioreale ci saranno solo napoletani, a Bollate solamente Bollatesi, a Opera esclusivamente Milanesi etc.
A parte l’ironia, ciò che emerge è che al giorno d’oggi ogni problema è imputabile a chi non è italiano, e quindi la soluzione è il rimpatrio sempre e comunque, a qualsiasi condizione.
Dopo il lamentìo per il presunto boicottaggio, i leghisti di Ceriano Laghetto, Cogliate e Lazzate continuano con il piagnisteo.
Nella frazione Dal Pozzo, luogo scelto per la festa della Lega Nord nella zona delle Groane, è stato distribuito casa per casa un volantino, scritto da alcuni residenti, che mettono in guardia i compaesani dal partecipare a quella che è a tutti gli effetti una festa razzista. Ecco il testo del volantino.
È successo la mattina del 3 Ottobre 2018 a Gallarate.
Alla porta di un uomo di 57 anni, fresco di licenziamento, hanno bussato dei loschi figuri, da tutti conosciuti quali esseri spregevoli e ripugnanti. Erano agenti della Polizia Locale, intenzionati a rendere esecutivo lo sfratto della sua famiglia. Alla loro vista, l’uomo si è cosparso di benzina e ha minacciato di fare saltare tutto per aria con il gas, se non se ne fossero andati.
L’intero edificio è stato evacuato e, dopo alcune ore di trattativa, con Carabinieri e Vigili del Fuoco, l’uomo ha deciso di mollare il colpo ed è stato accompagnato in ospedale. Secondo alcune voci, potrebbe essere stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio. Lo sfratto, comunque, è stato rimandato al 6 Ottobre.