Sabato 23 ottobre, mentre a Gallarate sfilava il corteo per gli spazi sociali a Varese veniva sgomberata, con un ingente spiegamento di polizia, La Selva occupata la notte stessa. Di seguito il comunicato diffuso durante il corteo. Qui la solidarietà deegli Ultimi Mohicani / Edera occupata.
L’esigenza di creare uno spazio nel quale sperimentare forme di autogestione e di libera espressione artistico_culturale è da sempre viva e sentita nella nostra città. Ora tale istanza ha preso forma e si è concretizzata nell’occupazione della Selva: un luogo autogestito ed estraneo ad ogni logica autoritaria e di mercato. Tutto questo grazie all’incontro di diverse realtà che da anni vivono sul territorio varesino, diversi gruppi accomunati dalla voglia e la necessità di liberare uno spazio ormai in disuso da oltre dieci anni, organizzandosi in maniera autonoma e non gerarchica. La Selva non sarà solo una fucina di pensieri e di critica sociale o un laboratorio artistico permanente, ma avrà anche l’ambizioso obiettivo di rappresentare una reale alternativa alle forme di aggregazione e socialità imposte dall’alto, alimentando e sostenendo la circolazione di idee. È nostra volontà ridare vita ad un posto dimenticato e lasciato al suo degrado, un posto che è il simbolo della visione consumistica della nostra società malata terminale, della politica dell’usa e getta, molto in voga nella città Giardino. Lo faremo rinascere anche per opporci alla cementificazione dilagante e speculativa che si osserva in tutta la provincia.
Ci apriremo agli artisti liberi, che non sono in grado di trovare una loro posizione all’interno dei (pochi) spazi presenti, dando loro la possibilità di avere un luogo dove ritrovarsi, promuoversi, esercitarsi o esprimersi. Crediamo fortemente nei valori dell’autoproduzione, e pensiamo che ognuno debba essere libero di potersi esprimere nei modi e nelle forme che sente propri, restando unico promotore e padrone di sé stesso e della propria opera. A tal proposito vorremmo proporre concerti, una sala prove, una biblioteca, laboratori d’arte e cineforum. Ma non solo. vogliamo proporre anche una palestra sociale, un’aula studio, una ciclo-officina, un orto sociale, una ludoteca, un hacklab e altro ancora; questo perchè crediamo che La Selva possa e debba divenire una reale soluzione alla carenza di spazi a Varese. Durante gli anni vissuti nella nostra città abbiamo visto associazioni, realtà o semplici gruppi di persone molto attive e volenterose impegnarsiin progetti simili, frustrati sempre e soltanto dal secco rifiuto da parte di istituzioni e bottegai attenti solo ad accaparrarsi consensi o guadagni. Questo spazio è anche e soprattutto per loro.
Vogliamo ribadire il nostro fermo rifiuto ad ogni forma di lucro, sottolineando che mai ci piegheremo alle forme di speculazione cui il mercato ci ha da lungo tempo abituato. Ogni attività organizzata alla Selva sarà sempre GRATUITA e APERTA A TUTTI.
Il collettivo promotore dell’occupazione invita chiunque abbia a cuore la libertà di espressione e l’autodeterminazione degli individui a sostenere attivamente la Selva. I politici, gli autoritari, gli affaristi, gli spacciatori e altri avvoltoi non saranno mai ben accetti.
Collettivo di autogestione della Selva