Videoproiezioni al Kinesis

Pieghevole in formato pdf:  fronte –  retro

28 ottobre:  BUBBLE  –  4 novembre:  WELCOME

11 novembre:  LA ZONA  –  18 novembre:  BIUTIFUL CAUNTRI

Estrema è la vita nei territori resi malsani dall’inquinamento, oppressi dal potere e dalla truffa dello smaltimento dei rifiuti. Più o meno legale che sia (i fatti dimostrano che non c’è molta differenza), esso è parte integrante del circuito economico della merce che, una volta rifiutata, rinnova il suo valore per coloro che la trattano.
Estreme sono le conseguenze della fregnaccia securitaria, che ha preparato il terreno per la definitiva recinzione degli ultimi spazi comuni, per l’estensione del controllo ad ogni ambito sociale, per l’inibizione della libertà e la sua sostituzione con la partecipazione attiva alle nuove forme poliziesche. Non è nient’altro che la solita vecchia scusa, viscida e spudorata, utile a coloro che desiderano difendere i propri privilegi dall’esplodere delle contraddizioni del sistema o, nel migliore dei casi, la propria ignoranza dal confronto con le diversità insopprimibili della vita.
Estrema è la quotidianità che si svolge tra lavori sempre più privi di senso e svaghi che ne sono altrettanto privi, come il trascinarsi lento e ininterrotto dei corpi nei centri commerciali o l’anonima sosta in luoghi ove il food, ormai sempre più fast, ben poco ha di ristorante.
All’estrema insensatezza dell’attuale sopravvivenza subordinata al lavoro, alla merce, allo spettacolo, opponiamo l’urgente necessità d’immaginare e inventare una vita diversa. Per farla finita con tutte le falsità, le scuse, gli inganni, le illusioni; con tutto ciò che rende l’umanità esclusivamente funzionale alla continua riproduzione di un sistema senza senso, se non quello del soffocamento dell’umanità stessa.
Ed ai potenti, ai loro sostenitori, rivolgiamo l’estremo saluto, prima della grande festa collettiva che manderà all’aria i loro piani, insieme ai loro privilegi e alle loro falsità.

Giovedì 28 ottobre: BUBBLE
Steven Soderbergh, USA, 2005.
In una cittadina dell’Ohio, Martha e Kyle lavorano in una fabbrica di bambole. La loro vita è grigia, sempre uguale a se stessa. Lavoro, junk food per pranzo, ancora lavoro, e poi a casa davanti alla televisione. Una linea piatta. Senza ritorno. L’amicizia che li lega, rifugio della rispettiva malinconia, viene improvvisamente minacciata per l’arrivo di una nuova operaia. Una piccola storia di provincia che perde il suo equilibrio al momento di un delitto, paradossalmente, momento di luce nell’esistenza dei protagonisti. Interpretato da attori non professionisti.

Giovedì 4 novembre: WELCOME
Philippe Lioret, Francia, 2009.
Bilal, giovane curdo, ha lasciato il suo paese alla volta di Calais, dove sogna e spera di imbarcarsi per l’Inghilterra. Fallito il tentativo di salire clandestinamente su un traghetto, Bilal è deciso ad attraversare la Manica a nuoto. Recatosi presso una piscina comunale incontra Simon, un istruttore di nuoto che, colpito dall’ostinazione e dal sentimento del ragazzo, lo allenerà e lo incoraggerà a non cedere. Ma il mondo fuori è avverso e inospitale e l’uomo dovrà sfidare le delazioni dei vicini di casa e la legge sull’immigrazione.

Giovedì 11 novembre: LA ZONA
Rodrigo Plà, Spagna – Messico, 2007.
Un muro alto e impraticabile separa la Zona, un quartiere residenziale e abbiente di Città del Messico, da un mondo di baracche e di miseria. Nell’universo chiuso della Zona c’è il vuoto spaventoso di una lucida determinazione, che spinge residenti sfacciatamente ricchi a confinarsi e a confinare l’umanità derelitta. Il dentro, perfetto e asettico, riproduce se stesso, mentre il suo fuori, caotico e disperato, “ruba” l’amore sopra un pullman rugginoso. Un temporale e il crollo di un cartellone pubblicitario provocano una breccia in quel muro, dove si infilano tre adolescenti delle favelas in cerca di denaro e di fortuna. Ma due di loro muoiono abbattuti dai colpi della sorveglianza, soltanto Miguel trova rifugio nella cantina di una villa e nel cuore di Alejandro, un coetaneo che sfiderà la “legge del padre” tentando un atto di insubordinazione e giustizia.

Giovedì 18 novembre: BIÚTIFUL CAUNTRI
Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio, Peppe Ruggiero, Italia, 2007.
Nel napoletano le fuoriuscite del cobalto dalla fabbrica di Montefibre hanno contaminato fragole e pomodori, le discariche abusive e i chilometri di spazzatura e sacchetti hanno avvelenato pecore e bufale. Gli agricoltori e i pastori campani sono soli contro le sopraffazioni e la ricerca del profitto, contro i trafficanti di rifiuti e la camorra casertana, contro le connivenze tra imprenditoria e politici, contro l’arroganza dei poteri forti, contro il silenzio della stampa e la complicità degli organi statali. Uno sguardo sulla crisi del Bel Paese, dove il male è “a norma”.

PROIEZIONI GRATUITE – INIZIO ORE 21
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