Dalla valle che resiste: un nuovo presidio permanente per fermare le trivelle!

un’altra notte tra i fuochi e il gelo
Comitato no tav Spinta dal Bas


Dopo una giornata caratterizzata dal passaggio di centinaia di
persone, il presidio no tav all’autoporto di Susa si accinge ad
affrontare un’ altra notte in attesa delle mosse della controparte. Le
ore più a rischio sono quelle dalle 4.00 in poi, perchè presto potrebbe
materializzarsi la possibilità dall’arrivo delle forze dell’ordine. Il
clima è buono, gelo a parte, e tra i fuochi dei bidoni si vivono
momenti alti di discussione, condivisione e solidarietà . L’invito è
quello di farsi un giro e contribuire alla vita del presidio portando
soprattutto legna. Nel caso la situazione degenerasse tenersi pronti a
contattare più persone possibili e mettersi all’ascolto di radio black
out per ricevere/dare informazioni; oltre, ovviamente, a precipitarsi a
Susa nel più breve tempo possibile.
Comunque sia, in ogni caso sarà un successo.
NO TAV OVUNQUE
Luca Dal presidio di Susa


10.01.2010: cronache dal presidio. La prima lunga
notte al nuovo presidio di Susa è trascorsa tranquilla. come a Venaus 4
anni fa ,sotto la pioggia che si alternava alla neve i presidianti si
son raccolti in allegria attorno ai fuochi nei bidoni. oggi come allora
la solidarietà non ha fatto mancare viveri . Stupende all’ alba le
ripide coste imbiancate del Rocciamelone che si intravedevano fra la
nebbia diradata, mentre i primi uccelli mattinieri volavano alti sotto
le nubi, fra lo sferragliare degli spazzaneve in autostrada. Questi
giorni di lotta stanno nuovamente rinsaldando e rinforzando quel tenace
spirito NO TAV che in questi anni di ” O- SERVITORIO” qualcuno aveva
provato ad intaccare. rinnovo ancor una volta l’ invito a tutti a
passare da Susa a qualsiasi ora.Stamani presto si son fermati per un
saluto e per avere notizie anche alcuni coraggiosi reduci da una notte
di lavoro. Chi può è invitato a portare un po’ di legna secca per
scaldare le ossa e tanta umanità da condividere, come ha suggerito
qualcuno. Se qualcuno volesse rodersi un po’ il fegato ( ma penso che
dopo tutti questi anni di porcate mediatiche non ci dovrebbe più
toccare più di tanto)e magari rispondere se non ha nulla da fare
segnalo sul sito de il giornale i commenti lasciati dai lettori sulla nostra lotta, che purtroppo portiamo avanti anche nell’ interesse delle loro tasche.
Ricordiamo sempre che l ‘urlo ” A SARA’ DURA” che si alzò nelle notti di Venaus era ed è oggi più che mai solo per loro.
saluti NO TAV a tutti
Danilo – Comitato alta valle