Anche a Turate largo ai delatori

Nella nostra zona queste iniziative sembrano oramai sprecarsi. Prima a Cantù, poi è la volta di Gerenzano,
ed adesso anche Turate si accoda alla lista (non è un caso che Turate e
Gerenzano siano confinanti e condividano persino la stazione
ferroviaria).Dai media:

Turate – Nel Comune retto dalla Lega un ufficio per denunciare i clandestini
L’ufficio delazioni è aperto ogni giovedì per due ore. Accetta
segnalazioni, anche anonime, di tutti i turatesi che sospettano di
avere come vicino di casa un irregolare. Non un inquilino abusivo tout
court, ma proprio un extracomunitario senza permesso di soggiorno.
Un’iniziativa del leghistissimo Comune di Turate per «invitare, senza
razzismi, i cittadini ad autotutelarsi».

La decisione della
giunta di Palazzo Pollini — un solido monocolore Lega Nord, con due
sparuti consiglieri del centrodestra e tre soli colleghi
all’opposizione del centrosinistra — è recentissima e pubblicizzata con
apposito cartello all’ingresso della sede comunale. L’ufficio di
controllo di polizia giudiziaria — a sinistra del portone — è aperto il
giovedì dalle 12,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 15,30. L’iniziativa,
recita l’avviso, è nata “per accrescere la sicurezza urbana,
contrastare la permanenza di stranieri irregolari sul territorio e
verificare il rispetto della legalità”. Si accettano segnalazioni,
firmate o “in forma riservata”.

Razzismo? Ma va’. «Per circa
9mila abitanti abbiamo solo tre vigili urbani — spiega tranquillamente
Leonardo Ambrogio Carioni, sindaco dal 2000, presidente della Provincia
di Como dal 2002, in politica da lustri — , quindi abbiamo pensato di
chiedere ai nostri concittadini, con moderazione, senza eccessi, di
aiutarci a scoprire e contrastare i fenomeni illegali. Almeno, invece
di lamentarsi in piazza e basta, avranno un’occasione per rendere un
servizio alla comunità». Una risposta che suscita domande: ma a Turate,
c’è così tanta immigrazione clandestina? «Circa il dieci per cento dei
nostri abitanti, 800 persone almeno, sono stranieri regolari. Gli
irregolari non saprei quantificarli», dice Carioni.

Ci sono stati
recenti episodi di allarme sociale che hanno richiesto provvedimenti
che odorano di delazione? «Ci sono anche qui furti, non voglio dire che
siano i clandestini… «. Ma insomma per il sindaco l’iniziativa ha una
funzione preventiva: «Perché — spiega — serve anche per impedire il
fenomeno degli affitti in nero, con proprietari che chiedono canoni
altissimi e gli irregolari che, per pagare, dormono in dieci in due
stanze. In qualche modo serve anche alle persone non in regola, per far
capire loro la necessità di entrare in un percorso di legalità».
L’accusa di razzismo, poi, il sindacopresidente la respinge al
mittente: «Ho una piccola industria tessile, due dei miei dipendenti
sono albanesi, bravissime persone. Cittadini comunitari, ma sempre
stranieri».
(03 febbraio 2009)