Tradate: nozze negate con un blitz, sposo rinchiuso in un CPT


Tradate  – Ieri i due ragazzi si sono presentati in Municipio per
il sospirato sì, ma lui finisce al Centro di permanenza temporanea di
Bologna Nozze negate a una coppia italo-albanese: lui è senza permesso di soggiorno e scatta l’espulsione

(fonte: varesenews.it) 

Nozze negate, per la seconda volta in una settimana, ad una coppia di
giovani, lei italiana, residente a Tradate, al sesto mese di
gravidanza, lui albanese, 25 anni, da molto tempo in Italia ma senza
permesso di soggiorno.
Già sabato scorso il sindaco di Tradate  si era rifiutato di
celebrare le nozze dell’albanese irregolare, e ieri è stata la Polizia
locale a negare ai due ragazzi il sospirato sì, che avrebbe dovuto
suggellare una convivenza di oltre due anni che tra pochi mesi sarà
allietata dalla nascita di un bimbo.

I due giovani, ieri mattina, si erano dati appuntamento in Comune
con il consigliere comunale del Pd Luca Carignola, che aveva ottenuto
dal sindaco la delega per celebrare il matrimonio, ma all’incontro
c’erano anche alcuni agenti della Polizia locale che, dopo aver chiesto
al futuro sposo il permesso disoggiorno (che non poteva esibire) hanno
impedito alla coppia di accedere alla sala delle cerimonie.

Nonostante le proteste dei due promessi sposi e dell’avvocato della
coppia (lo stesso Luca Carignola) non c’è stato verso di celebrare il
matrimonio ed è nata un’accesa discussione, alla fine della quale il
ragazzo è stato condotto in Questura. Qui gli è stato contestato un
decreto di espulsione, in virtù del quale è stato condotto al centro di
permanenza provvisorio di Bologna.

L’Amministrazione sostiene che è stata seguita una procedura
normale, tesa ad accertare la regolarità della posizione del ragazzo
albanese, ma l’avvocato della coppia non è d’accordo: "E’ stata
commessa un’enorme e vergognosa ingiustizia – dice il legale dei due
ragazzi – Per sposarsi, infatti, non è necessario essere già titolare
di un permesso di soggiorno, ma è sufficiente esibire all’ufficiale di
stato civile il passaporto ed il nulla osta al matrimonio rilasciato
dalla propria ambasciata, invece ci si è accaniti contro un ragazzo
irregolare sì, ma che lavorava e che aspetta il suo primo figlio,
mettendo in una condizione davvero difficile la sua fidanzata italiana
al sesto mese di gravidanza. Questo non era certo un matrimonio
combinato, ma la naturale conclusione di una storia d’amore che dura da
oltre due anni; bastava proprio solo un po’ di buonsenso per risolvere
ogni presunto ostacolo ".

Lunedì l’udienza di convalida del decreto di espulsione, convalida
che però, secondo l’avvocato Carignola, non è del tutto scontata: "Si
tratta di una situazione particolare, abbiamo speranze per un
annullamento. Ma la cosa non finisce qui. Denunceremo il Comune di
Tradate perché sono stati compiuti gravi abusi, con un accanimento che
non ha motivazioni plausibili".

Sabato 19 Luglio 2008
ma.ge.