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By rexist on 30/07/2021
Sabato scorso con un’iniziativa partecipata da vari ragazzi e ragazze della zona abbiamo dato vita al campetto da basket di via Leonardo da Vinci a Saronno.
Una bella giornata in cui la casetta abbandonata che ospitava gli spogliatoi dei campi è stata prima imbiancata e poi riempita di colore dalle mani di vari street artists e writers della zona.
Non solo: una mostra fotografica, un banchetto di libri e riviste, ragazzi che giocano a basket, che fanno amicizia, abitanti del quartiere che passano, chiacchierano, sono contenti di vedere che qualcuno dà vita agli spazi in cui abita, creando aggregazione.
Nessuna autorizzazione richiesta, nessun permesso. Pensiamo sia importante riprendersi pezzi di socialità che in particolare nell’ultimo anno sono stati tagliati. Continuiamo a ribadire come sia importante riappropriarsi dello spazio pubblico stando insieme, stringendo relazioni, dandogli vita e riempiendolo di significati.
Oggi, a distanza di 4 giorni, la giunta comunale ha deciso di spazzare via quel colore coprendolo con uno strato di grigio.
Un murale sulla casetta recitava : “ viviamoci i quARTieri – apriamo spazi di libertà”; era una scritta concordata in modo orizzontale dai ragazzi e ragazze che hanno partecipato all’iniziativa.
Quello che avete fatto non ci sorprende, ci fa arrabbiare certo, ma non ci sorprende. È evidente ancora una volta, oggi come un anno fa con la giunta Fagioli, che giunte di vari schieramenti politici siano tutte della stessa pasta. Che non ci fosse spazio per “spazi di libertà” di alcun tipo ne siamo ben consapevoli, sul vivere i quartieri avevamo forse ancora qualche speranza. Accettare la libertà di pensiero e di azione di chi tiene veramente al luogo in cui vive è pericoloso, ed è per questo che continuiamo a spingere affinché ciò avvenga, perché il sistema delle istituzioni è quanto di più lontano dalle relazioni libere che proviamo ogni giorno a costruire.
A ben pensarci, ci hanno già dato il fondo grigio per la prossima iniziativa, o per chiunque che, colto lo spunto di sabato scorso e armato di un po’ di fantasia voglia lasciare un segno su quei muri.
TeLOS
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By rexist on 27/07/2021
Il 20 luglio 2001 un carabiniere spara e uccide Carlo Giuliani. In serata, vari esponenti del Genova Social Forum e il giornalista Gad Lerner de La7 si accordano per fare una diretta televisiva per speculare sulla morte di Carlo, ma qualcosa va storto…
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By rexist on 26/07/2021
La strada
[Commentario al video “I Wanna Be Loved By You”]
Il sapere e la vita, invece che una dimora stabile, sono una via.
Pindaro
Guardando questi filmati senza sonoro, lo spazio e il tempo si dilatano fino ai giorni nostri, portando con sé sia l’ognora presente della rivolta sia la densità dei cambiamenti storici sopravvenuti.
Ai più giovani, molti di quei pretesi leader, di quei gruppi, di quelle bandiere, come anche il nome di vari politici che erano al governo o di quelli che hanno seguìto le violenze delle forze dell’ordine dalle sale video della Questura, dicono ben poco. Continue reading “GENOVA 2001-2021 …Ritorno al futuro PARTE IV…”
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By rexist on 25/07/2021
DETOUR, OVVERO COME ACCADDE CHE VENERDÌ 20 LUGLIO 2001 UN’IMPREVEDIBILE DERIVA ABBIA TRASFORMATO UNA FARSA ANNUNCIATA IN SOMMOSSA REALE.
Guarda il film: https://archive.org/details/Detour-LaCanagliaAGenova
“Nell’ora della rivolta non ci si sente più soli nella città” Furio Jesi
“Questo film – realizzato nel 2003 come integrazione di un’opuscolo controinformativo sulle giornate del G8 di Genova 2001 – è il resoconto di una deriva collettiva e rivoltosa realizzata il venerdì 20 luglio. Fare un film ad anni di distanza da quegli avvenimenti non ci è sembrato inattuale perché la rivolta che ha caratterizzato “i fatti di Genova” ha messo in pratica una critica radicale della forma della città (del suo ruolo nel sistema di dominio attuale e dell’uso che se ne può fare contro questo stesso sistema) che apre prospettive cariche di potenzialità per la vita di tutti i giorni. La deriva è infatti una forma di rivolta nell’uso dello spazio e del tempo del quotidiano che mette in discussione il dominio e che è tanto più esaltante quando viene praticata collettivamente come è successo a Genova. Alla rappresentazione, allo spettacolo della realtà, preferiamo l’azione sulla realtà stessa. Ciononostante abbiamo deciso di realizzare questo video per diffondere un pensiero radicalmente altro da quello pressoché “unico” imposto sulla storia del G8 in questi anni. Consapevoli che l’immagine è lo strumento maggiormente utilizzato dal dominio per la repressione degli individui in occasioni come quella di Genova, abbiamo deciso di usare soltanto immagini già viste in altri video per ricostruire quel giorno di rivolta”.
RECENSIONI:
“Finalmente “l’area black bloc italiana” prende la parola e fornisce immagini e interpretazione di quanto successe durante le manifestazioni anti g8 del 2001 a Genova. Un film eccezionale… non adatto ai deboli di cuore” (DDE cine)
“…tempo fa avevo tirato giù a mano un elenco di video sul G8, una valanga di titoli, una trentina come minimo (ma ne mancano ancora). fuori orario ha trasmesso molte ore di video sul G8…il più curioso di tutti è il video situazionista “Detour”…” (dalla rete)
“Il miglior film su G8-Genova: ha una tesi e la dimostra” (dalla rete)
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By rexist on 24/07/2021
Pubblichiamo alcune considerazioni scritte “a caldo” da un partecipante.
«Verso le 18 dopo un’oretta di permanenza in piazza S.Giovanni, un corteo spontaneo di almeno 300 persone ha sfilato tra il centro storico e le strade limitrofi. Nonostante la Digos abbia cercato sin da subito di raffreddare gli animi, le persone presenti in piazza non si sono lasciate condizionare. Ho visto una piazza spontanea, dove nessuno si è posto da portavoce, organizzatore o leader. Non c’erano bandiere di partito, atteggiamenti fanatici, discorsi che “negano” l’esistenza del virus o che attribuiscono la diffusione delle malattie a fantasiosi “complotti”.
Un banchetto della Lega presente poco distante è stato bersaglio di insulti da parte di diverse persone: “Salvini traditore!”, “Andatevi a nascondere!” e “Servi di Draghi!” sono stati solo alcuni.
Ho notato un gruppetto di fascisti che però è rimasto in disparte, seduto in un bar a osservare da lontano.
Certamente ci sono stati anche comportamenti contraddittori, come il coro: “Chi non salta, vaccinato è!”, ma anche slogan e cartelloni contro il governo, la libera scelta sula salute e sul proprio corpo. Alcuni interventi al megafono hanno evidenziato che la lotta non è tra “vaccinato e “non vaccinato” bensì contro chi vuole creare questa divisione e sfruttarla per imporci misure sempre più stringenti e lesive della libertà, dopo avere per anni tagliato fondi alla sanità e dopo averci rinchiusi in casa, scatenando la caccia all’untore, mentre migliaia di persone veniva costrette nei posti di lavoro senza tutele.
È stato messo in chiaro che non ci può fidare di nessun partito, che non si può delegare a nessuno la propria vita e che non c’è costituzione o legge che possa intervenire per noi. Solo la resistenza della gente potrà smuovere qualcosa. Dopo queste parole ho visto e sentito applausi, grida di approvazione, abbracci e sguardi complici.
E’ stato anche distribuito un volantino e ci si è sciolti con l’auspicio di tenersi in contatto, ritrovarsi, organizzarsi e continuare a lottare!»
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By rexist on 24/07/2021
Volantino distribuito sabato 21 luglio 2001 alla Manifestazione di Genova.
Parabellum
Ieri abbiamo assistito a una grande giornata di democrazia; infatti tutti gli spezzoni del corteo, democraticamente, senza che fossero operate distinzioni di sesso, razza, religione, idea politica ecc., sono stati caricati, picchiati, sparati dalle forze dello Stato, fino all’esecuzione di piazza Alimonda. Continue reading “GENOVA 2001-2021 …Ritorno al futuro PARTE II…”
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By rexist on 23/07/2021
“DI RESPIRARE LA STESSA ARIA DEI SECONDINI NON CI VA”
(di Un membro della Congrega dei Caparbi)
Poco prima dei giorni del G8 avevamo scritto che il potere, tra le altre cose, si riprometteva dall’or-ganizzazione di quella kermesse di “vedere fino a che punto ci si può spingere nella vessazione e nella provocazione esasperata, senza che noi sudditi siamo spinti a reagire direttamente”. Ora lo ha visto. L’abitudine ad un’apatia pressoché assoluta degli assoggettati durata un quarto di secolo lo ha indotto a spingersi veramente troppo oltre nei suoi esperimenti e la reazione ha sorpreso un po’ tutti. Continue reading “GENOVA 2001-2021 …Ritorno al futuro PARTE I…”
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By rexist on 22/07/2021
Seguendo la scia del testo diffuso il 20 luglio scorso dal Kinesis, nei prossimi giorni pubblicheremo una serie di contributi d’annata per affinare il discorso in-finito dei disertori passati, presenti e futuri. Seguiteci: https://resist.noblogs.org
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By rexist on 22/07/2021
Una Cine TAZ! itinerante.
“Cine” perché l’intento è di proiettare “ Black Block ”, un film di Carlo A. Bachschmidt.
“TAZ (Temporary Autonomous Zone)” perché l’esigenza è di agire per la temporanea liberazione di uno spazio collettivo dalle influenze istituzionali, in cui l’orizzontalità della relazione fra individui liberi e uguali sostituisca la verticalità del potere.
“Itinerante” perché la volontà è di creare un contesto che sia al di fuori delle logiche di controllo. Da qui, dove la necessità si fa valore, una TAZ compare e scompare, riapparendo in momenti e luoghi diversi.
…E puoi leggere il resto delle informazioni sul flyer dell’evento…
Collettivo Baba Jaga
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By rexist on 21/07/2021
20 anni fa, venne scritto il testo che segue. Stampato in 14000 copie, fu diffuso durante le giornate contro il G8 di Genova. Molto è stato detto e dovrà essere detto in futuro, perché quelle vicende continuino a far parte della nostra narrazione che è “di parte”, poiché scegliamo da quale parte stare. Non solo passato ma anche presente di lotta; discorso in-finito, come infinite sono le possibilità del dipanarsi rivoluzionario.
Ieri, oggi, sempre. Disertori.
Kinesis Tradate, 20 luglio 2021
«Così, cercando di uscire dall’isolamento e di incontrare nuovi alleati, si finisce con il confondere l’organizzazione di una rete di contatti propria con la riproduzione di quella allestita a tutela del rapporto sociale dato. Si trovano, è vero, appoggi e consensi, e si ottiene in “tempo zero” una visibilità diffusa; ma intanto tutto il resto, che è poi quello che conta, il senso della comunità umana, va perduto. Il “realismo politico” cancella, con un colpo di spugna, il senso del reale, e qualunque buona idea si perde nei meandri delle necessità pratiche dettate da un tempo quasi storico che solo le illusioni scellerate di questi dirigenti della dispersione nei labirinti del potere possono far pensare che rimanga in qualche modo legato all’irreversibile rottura con il tempo ciclico avvenuta alcuni secoli or sono.
Limitarsi a chiedere, per essere meglio compresi, di mutare la morte del pianeta nel suo coma irreversibile, non è forse confondere la vittoria con la capitolazione?
E allora perché farlo?»
Quattrocentoquindici, Hegel a Cuneo
NULLA DA CHIEDERE
Del G8 e di tutti quelli che vorrebbero dialogare con lui non ce ne frega niente, perché francamente, non abbiamo nulla da chiedere. Nulla da chiedere perché questi 8 pagliacci non ci pare possano far altro che blaterare di cose in materia di democrazia, che per la verità si decidono altrove e sono decise da altri; anzi, ad essere pignoli non le decide nessuno.
Continue reading “Kinesis Tradate: I disertori della società civile non hanno nulla da chiedere.”
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By rexist on 15/07/2021
Pastasciutta antifascista dei fratelli Cervi con il coro Rebelde
Black Inside è antifascista!
Domenica 18/07 dalle ore 12 organizzeremo un PRANZO accompagnato dai canti popolari eseguiti dal coro Rebelde nel ricordo della simbolica pastasciutta distribuita dai fratelli Cervi nella piazza di Campegine il 25 luglio del 1943, per festeggiare la destituzione e l’arresto di Mussolini per decisione del Gran Consiglio del Fascismo.
Continue reading “Pastasciutta antifascista dei fratelli Cervi con il coro Rebelde, al Black Inside”
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By rexist on 14/07/2021
IN THE PUNKINE – Jam Punk Hip Hop [vol.2]
Dopo l’esperimento riuscito del vol.1 torna l’occasione di rompere gli schemi e mescere scena hip hop e punk
Assieme vogliamo costruire quel momento conviviale ed autogestito senza dover necessariamente rientrare in un’ottica di spettacolo preconfezionato. Un momento per esprimere le pulsioni dell’istante; senza la pretesa di farlo bene. Semplicemente facendolo insieme.
Dalle 15.00 ci saranno a disposizione batteria, mic e amplificazione, porta il tuo strumento e la presabbene
Se vuoi venire con distro e fanzine contattaci!
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By rexist on 14/07/2021
Milano, 11/7/2021
Viviamo nella società del controllo, in cui lo scorrere del tempo è scandito da chi manovra le nostre vite :
Siamo assuefatti ai vizi che ogni giorno il capitalismo ci propina come droghe, animali da soma che guardano ai propri bisogni e problemi con il paraocchi. Siamo stati addomesticati ad abitare contesti estranei alla naturale forma di vita comunitaria e diseducati alla pratica del mutuo aiuto. Spinti all’individualismo più tossico, siamo stati abituati a vivere nell’alienazione delle nostre stesse case, diventate gabbie senza sbarre.
Le similitudini sono evidenti, la violenza esercitata dalla polizia penitenziaria nelle carceri è riflesso di quanto accade fuori dalle mura delle carceri.
Nella società del controllo, la repressione passa attraverso le mani delle forze dell’ordine, che si arrogano il diritto di applicare arbitrariamente la legge imposta dallo Stato. In un sistema che classifica gli individui in base ai propri reddito, etnia, ideologia politica o religiosa, identità di genere o orientamento sessuale è facile trovarsi fuori dalla regola. Uscendo dai dettami della morale imposta, si è considerati difettosi e scomodi, da emarginare o da rinchiudere in una cella, trovando nel metodo punitivo la via per isolare il diverso e risolvere le criticità sociali. Questo sistema oppressivo, regolato dalla violenza sistemica delle forze dell’ordine, è l’espediente di comodo adottato dallo Stato e non la soluzione.
Quanto accaduto nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere e di Modena così come a Milano in colonne di San Lorenzo e nella Piazza XXIV Maggio è prova concreta a dimostrazione che chi non rientra nei modelli della morale è represso e punito.
Identificandoci al di fuori delle logiche della morale, scegliamo la lotta come strumento per sfuggire allo sguardo di controllo e alla sete di dominio dello Stato.
Lottiamo per una vita radicalmente diversa, lottiamo al di là della resistenza, per la vittoria.
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By rexist on 13/07/2021
La FOA Boccaccio 003 di Monza è stata sgomberata in queste ore. Ogni occupazione sa che il tempo a disposizione può finire: il nostro collettivo è già passato attraverso 10 sgomberi e altrettante rioccupazioni, senza mai nessun compromesso o accordo. Nello spazio sgomberato oggi, il campo sportivo di Via Rosmini, eravamo entrate nel 2011.
Vogliamo rispondere immediatamente all’attacco.
Per questo già stasera chiamiamo un corteo: h 19.30 in Piazza Castello/Binario 7 (dietro la stazione) a Monza.
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By rexist on 07/07/2021
DOMENICA 11 A MILANO, CORTEO CONTRO LE VIOLENZE DELLA POLIZIA!
ORE 17:00 concentramento in PIAZZA XXIV MAGGIO
MELE MARCE? ABBATTIAMO L’ALBERO!
Contro la violenza della polizia
Lunedì 28 Giugno sono stati arrestati 52 agenti della polizia penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere (CE); diversi filmati mostrano come, il giorno dopo ad una protesta dei detenuti in seguito alla diffusione dei primi casi di COVID-19 all’interno delle carceri, decine di secondini attuano una vera e propria rappresaglia fatta di pestaggi e torture.
Un’azione premeditata ed organizzata da decine di poliziotti (i detenuti parlano di 300), in cui sono stati coinvolti dai semplici secondini ai piani alti della linea di comando, non sembra lasciare spazio per la solita vomitevole narrazione del “caso isolato” e delle “mele marce”.
Oltre a quanto emerso dai filmati del carcere di Santa MCV, occorre ricordare di come, nel Marzo 2020, in decine di carceri italiane divamparono rivolte e proteste, tutte sedate con violenza e punite con forza. Da diverse carceri uscirono testimonianze che descrissero situazioni analoghe o ben peggiori a quanto visto nei filmati pubblicati, ma a fronte di almeno 13 morti a seguito delle rivolte nessuna responsabilità è stata ascritta al personale di polizia che in quei giorni intervenne. Senza questi filmati avremmo assistito ad una vera e propria strage di Stato, passata nel silenzio e coperta dalla complicità di medici, politici, giornalisti e magistrati.
La violenza della polizia non è però circoscritta alle carceri.
I recenti episodi accaduti a Milano, ma non solo, dimostrano come l’arroganza del braccio armato dello Stato sia sempre più trasversale e riguardi tutti e tutte.
Dall’avvento del primo coprifuoco in poi pare che la violenza degli sgherri in divisa abbia raggiunto il suo apice; le forze di polizia sembrano dirci che possono permettersi, nel deserto di socialità e nello stato di continua emergenza assicurato dalla pandemia, ogni tipo di azione, sicuri dell’impunità e dell’approvazione di giornalisti, politici e benpensanti. A Milano, solo negli ultimi mesi, reparti in antisommossa sgomberano persone sedute a bersi una birra, oppure sparano in piazze colme di gente, ferendo qualche malcapitato passante. Un gruppo di giovani afrodiscendenti, seduti a fare colazione in centro città, è stato brutalmente aggredito dalla celere. Fortunatamente questo episodio è stato filmato dalle persone coinvolte e non è stato possibile insabbiarlo nonostante i tentativi censori dei media.
Questo nuovo livello di violenta repressione però non è un caso, ma la risposta che lo Stato sembra voler dare alla situazione socio-economica sempre più stringente. Sempre più persone vivono marginalizzate, senza reddito, senza casa, mentre gli sgomberi continuano a grande velocità.
Un continuo susseguirsi di aggressioni ai lavoratori in sciopero, come a San Giuliano Milanese davanti alla FedEx, o addirittura uccisioni, come è successo a Novara a Adil Belakhdim, sindacalista della logistica investito da un camion durante un picchetto.
Un utilizzo sempre più asfissiante di fogli di via, Daspo Urbano e altre misure che limitano le libertà individuali e impediscono l’accesso a zone della città a persone ritenute socialmente inaccettabili, come è successo a due donne di etnia rom alle quali è stato proibito per un anno l’accesso alla metropolitana a causa della loro insistenza nel chiedere l’elemosina.
Questi non sono che alcuni esempi che mostrano come il potere stia cercando di isolare e colpire diverse categorie di persone, individuate sulla base di caratteristiche come la classe sociale, l’etnia e l’attivismo politico per confinarle nel loro ruolo di sfruttati e obbligarle a sostenere il peso di una società che si basa sulle disparità per mantenere il privilegio di pochi. La violenza e l’arroganza della polizia non sono altro che il tentativo di spaventare e isolare queste persone e annientare il più rapidamente possibile ogni forma di lotta e resistenza, fosse anche nel semplice trasgredire a un inutile coprifuoco o a chiedere dei diritti come lavoratori.
Che non si diffonda l’idea che, a fronte di condizioni di vita peggiori, sia possibile una qualche forma di protesta e disobbedienza alle norme e limiti decisi dallo Stato.
Noi crediamo sia necessario rispondere alla violenza dello Stato, crediamo sia necessario organizzarsi per non ritrovarci a vivere domani in un mondo ancora peggiore di quello in cui ci troviamo. Non possiamo far passare nel silenzio quello che avviene nelle nostre città, che sia dentro un carcere o in una piazza affollata il sabato sera; è necessario organizzare delle risposte che dicano forte e chiaro che non staremo a guardare mentre la polizia picchia, tortura e uccide. Non abbiamo fiducia che sia lo stesso Stato che arma polizia e carabinieri a processarli, lo stesso Stato che conosce solo la violenza repressiva come risposta ad ogni esigenza ed emergenza.
Non possiamo restare a guardare.
Alla violenza dello Stato rispondiamo con la rabbia sociale.
In diverse parti del globo questa rabbia si è concretizzata fino a dar vita a scenari che hanno fatto tremare i potenti della Terra. La grande ribellione avvenuta negli Stati Uniti in seguito all’omicidio di George Floyd ne è solo un esempio.
Anche qui a Milano e in altre città sono stati diversi gli episodi di resistenza all’arroganza poliziesca.
L’invito dunque è di guardarsi attorno e riconoscere i potenziali complici per poter affrontare insieme un problema che riguarda tutta la collettività.
Una prima risposta organizzata sarà questa domenica 11 luglio con un CORTEO, ci vediamo alle 17:00 al concentramento in Piazza 24 Maggio.
RIBELLIAMOCI ALLE VIOLENZE DELLA POLIZIA!
Continue reading “Corteo contro le violenze della polizia!”
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By rexist on 23/06/2021
LE NOSTRE VITE VALGONO PIÙ DEI LORO PROFITTI!
PER ADIL!
PER LA DIGNITÀ DI TUTTI I LAVORATORI!
Scendiamo in piazza a Novara contro violenza e repressione su chi lotta.
Padroni, governo, confindustria: i mandanti siete voi!
SABATO 26 GIUGNO ore 15
Stazione Centrale – NOVARA
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By rexist on 23/06/2021
INTERRUZIONE COLLETTA ALIMENTARE
Dallo scorso novembre ogni settimana ci siamo adoperati per avere un carrello solidale in diverse zone di Saronno, per tanti mesi siamo stati presenti il mercoledì mattina al mercato, il sabato mattina all’Unes di viale Prealpi, e ogni tanto anche in via Marx. Per noi è stato un esperimento, e ci sentiamo di poter dire un esperimento riuscito.
Tantissima solidarietà da parte sia dei residenti, sia degli avventori del mercato e del supermercato. Tanta anche la necessità di un’iniziativa del genere. Siamo ben consci del fatto che i frutti, in termini di rapporti, relazioni e diffusione del mutuo appoggio, si potranno valutare sul lungo termine, tuttavia la reazione spontanea di fronte ai controlli polizieschi (
https://www.facebook.com/2396354613983106/posts/2980994658852429/), la partecipazione al carrello solidale e ad altre iniziative di piazza, ci lasciano ben sperare.
Al momento le nostre energie sono limitate, dunque interrompiamo questa iniziativa con l’idea di riprenderla dopo l’estate, con la speranza di potervi annunciare che la colletta alimentare, così come tutte le attività del collettivo, possano avere una sede fissa.
Chiunque volesse contribuire in qualunque modo ci trova alle solite iniziative, in alternativa può scriverci sulla pagina o sulla mail.
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By rexist on 23/06/2021
sabato 26 giugno 2021
Z A R R O N N O
N I G H T _ vol.1
L o c a l s * f o r * l o c a l s
ore 19
Locals MCs – hip hop / Los Tres Monos – Caribbean sound / Euro – dhe atomik family + demox
ore 23 TRASHAZZA: Erika&Omar / Conte Uzzolino / Camparino / BUFU
A cena panino veg e panino con la salamella
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