In merito alle dichiarazioni del sindaco sui principali quotidiani locali vorremmo ribadire come ben più di una volta il fattore sicurezza sia stato utilizzato strumentalmente per delegittimare le occupazioni: si tratta della solita -e banale- strategia mediatica collaudata da parte delle autorità.
Abbiamo avuto modo di consultare un architetto riguardo alla supposta inagibilità dello stabile, il quale però ha ridimensionato l’allarmismo opportunista del sindaco.
Per quanto riguarda invece il progetto di riqualificazione dello stesso stabile ad opera del comune è emerso ieri durante il nostro colloquio con il sindaco che a causa della mancanza di fondi tale progetto non verrà realizzato a breve termine, il che vorrebbe dire, nel caso di un nostro eventuale sgombero, l’ennesimo edificio murato e lasciato vuoto per anni.a fronte della solita retorica legalitaria i fatti parlano chiaramente: da un lato il “ripristino della legalità” che vuole edifici vuoti e lasciati al degrado (come l’ex TeLOS di via Concordia) se non distrutti totalmente (come l’ex tintoria occupata di via Altopiano Bainsizza 17); dall’altro lato un’effettiva riqualificazione fatta da noi, secondo i principi dell’autogestione.
Per finire, se proprio vogliamo parlare di sicurezza, è bene fare presente che in sei occupazioni avvenute neglia ultimi anni nel territorio saronnese a mettere a repentaglio la sicurezza delle persone sono sempre e solo state le azioni violente delle forze dell’ordine.
Non ultima l’azione di sgombero dell’ex tintoria occupata, in cui la digos, senza la presenza dei pompieri e la messa in sicurezza necessaria, ha tirato giù dal tetto violentemente cinque di noi, rischiando di farci cadere, forti dell’ora presta del mattino, lontani dagli occhi di tutti. Comitato Autorganizzato Saronnesi Senza Casa