Un ciclo per provare a parlare di CRITICA RADICALE.
Non è nostra intenzione tracciare un confine all’area della critica radicale, ci interessa semmai connettere tra loro esperienze diverse ma accomunate dalla fusione tra una ardente tensione rivoluzionaria e una imprescindibile volontà di arrivare alla radice delle questioni affrontate. questo ciclo nasce quindi da una concreta esigenza di radicalità, per rispolverare la cassetta degli attrezzi con cui cerchiamo di scardinare l’esistente.
Mercoledì 19 ottobre: PROVOCATORI PER INDOLE E TENDENZA Ludd, Organizzazione Consiliare e Comontismo
E’ difficile, forse impossibile, comprendere la grande sollevazione mondiale degli anni sessanta e settanta, riassunta col nome di Sessantotto, se non si conoscono i movimenti, i gruppi, gli individui che più radicalmente hanno contrassegnato quegli anni con la loro azione e i loro scritti. Sia per i molti aspetti ormai superati, sia per i moltissimi tuttora attuali, affrontare quel dibattito pratico, che si sviluppò con le diverse aggregazioni di Ludd, Organizzazione Consiliare e Comontismo per l’ultima Internazionale, può offrire materiali tanto allo storico della sovversione che al sovvertitore di teorie. Entrambe figure di cui continuiamo ad avvertire la necessità
Giovedì 27 ottobre: … MA L’AMOR MIO NON MUORE… Riccardo d’Este e il suo contributo alla critica della società capitalista neomoderna
Nei primi anni novanta, Riccardo d’Este, partecipe del movimento della teoria critica radicale, sviluppa, insieme ad alcuni compagni di Torino e di Milano, il concetto di neomoderno. Tutto deve diventare sempre più moderno, benché la produzione, che contiene in sé qualcosa di “creativo”, si sia trasformata in riproduzione e in amministrazione. Finite le innovazioni reali, tutte le apparenti innovazioni sono soltanto delle modificazioni (variazioni della forma) secondo i criteri della riproduzione allargata ed ossessiva della società del capitale: il sogno utopico di amministrare una sorta di eterno presente. Poiché il corpo umano è l’ultimo intoppo vero alla perpetuazione della società capitalista neomoderna, è proprio sul corpo che si giocano delle guerre decisive. Nel tempo del neomoderno, il nuovo luddismo sta nel sabotaggio dell’attacco al corpo ed alla sua scomposizione funzionale all’essere inorganico (l’essere capitale).
Giovedì 3 novembre: … SE È MEZZANOTTE NEL SECOLO: Il centro di iniziativa Luca Rossi
Il 23 febbraio 1986 nel quartiere Bovisa a Milano, un giovane di 20 anni, Luca Rossi, viene ucciso da un agente di polizia fuori servizio. Si costituì allora il Centro di Iniziativa Luca Rossi, attraverso il quale familiari, amici e compagni cercarono di reagire a questo tragico evento e alla dolorosa ingiustizia subita.
Nel tempo si impose per alcuni l’esigenza di comprendere a fondo il contesto nel quale si inscriveva l’uccisione di Luca, approfondendo la conoscenza del patrimonio critico pratico sviluppato dalle diverse espressioni dei movimenti sociali e delle sue componenti rivoluzionarie. Nel pieno riflusso degli anni 80 e della “Milano da bere”, cercarono con passione tutto quello che poteva essere utile a comprendere e criticare la società del tempo, su cui rintoccava ormai la mezzanotte più buia, ora che l’incendio rivoluzionario dei decenni precedenti si era pressoché estinto. E’ cosi che gli individui che continuarono ad essere partecipi del Centro di Iniziativa Luca Rossi incontrarono – tra le altre – l’esperienza della Critica Radicale. Da questo incontro scaturirono molteplici percorsi di crescita a collettiva e individuale.