Due case si trovano nel quartiere Matteotti una vicino al Liceo Scientifico Grassi (via Isonzo). Stasera ore 20.30 cineforum in via Amendola al Matteotti. Rispondere a ogni sgombero con nuove occupazioni! E sabato, tutti al corteo!
Segue il comunicato degli occupanti.
Negli ultimi anni l’emergenza abitativa si è diffusa su tutto il territorio nazionale, partendo dagli strati sociali più deboli ed emarginati.
L’aumento dei morosi, degli sfrattandi e degli sfrattati in tutta Italia ne è una prova più che evidente: da necessità inalienabile per una vita degna di essere vissuta, la “casa” ormai è divenuta un lusso che in molti non possono più permettersi.
Agenzie immobiliari, palazzinari, ma anche gli stessi Comuni e le stesse aziende pubbliche per l’edilizia popolare preferiscono tenere appartamenti e case sfitte e barricate piuttosto che lasciarle a chi ne ha bisogno. In questo modo le domande per l’inserimento nelle graduatorie per le case popolari aumentano, mentre le possibilità effettive di entrarvi diminuiscono vertiginosamente.
Anche a Saronno la situazione si sta aggravando sempre più, mostrando le reali incapacità dell’amministrazione (anche per sua stessa ammissione) di far fronte al problema: è di poche settimane fa la notizia di una famiglia sfrattata e buttata in mezzo alla strada, senza troppi rimorsi. L’unica “soluzione” trovata è stata quella di far alloggiare per qualche giorno madre e figlio minorenne in ostello, mentre il padre e il figlio maggiorenne sono rimasti senza dimora. Molte altre famiglie dovrebbero nei prossimi mesi subire la stessa sorte.
Anche alcuni di noi stati cacciati da quella che per anni è stata (oltre ad uno spazio sociale) la loro casa: il TeLOS. Questa operazione della polizia mira a cancellare una possibilità di resistenza concreta alla speculazione riguardo alle case: l’occupazione degli immobili sfitti.
Senza casa però non si può e non si deve stare.
E’ anche per questo che oggi, 25 Settembre, abbiamo deciso di riprenderci tre case lasciate vuote da anni e destinate a rimanere in questo stato ancora per chissà quanto tempo.
Rivendichiamo l’occupazione come pratica concreta e riproducibile da chiunque la voglia mettere in atto, pratica che riesce ad offrire una soluzione all’emergenza abitativa di molti.
Nonostante i ripetuti sgomberi dei mesi scorsi, vogliamo dimostrare che occupare è possibile anche a Saronno, che non è obbligatorio, e spesso nemmeno utile, appellarsi ad istituzioni varie per ottenere ciò che ci è necessario, che palazzinari e speculatori vari possono essere esautorati, che quando la casa è un lusso occupare diventa una necessità
Contro gli sgomberi e gli sfratti rilanciamo la pratica della resistenza e dell’occupazione!
Gli occupanti
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