Saronno 5 ottobre 2012
Da qualche giorno abbiamo occupato una casa in via Bainsizza a Saronno
Lo abbiamo fatto per soddisfare due bisogni: quello di avere unu tetto sopra la testa, ma anche quello di sperimentare un modo altro di vivere la vita. Non vogliamo che i nostri ritmi siano dettati dal lavoro e dal denaro, non vogliamo che i nostri rapporti siano di tipo gerarchico o di supremazia, non vogliamo diventare degli automi.
Abbiamo un’altra idea di socialità e di comunità, siamo convinti che i quartieri, le strade e le città debbano tornare ad essere di chi le vive, non di coloro che hanno i soldi per comprarsele.
Parliamo una lingua diversa dalla loro, per noi il degrado è un’altra cosa. Un volantino distribuito di recente a Genova riassume perfettamente il nostro pensiero a riguardo:
“Il potere regna anche attraverso il monopolio del linguaggio e del senso delle parole. Diventa allora fondamentale decifrare e decostruire la retorica sulla riqualificazione, il degrado, il decoro delle città con cui veniamo bombardati e manipolati tutti i giorni. Cosa
degrada e cosa riqualifica veramente le nostre vite? Le merci e il denaro dei negozi, il consumo coatto nei locali della movida,
la noia e lo sguardo spento dei turisti, l’alienazione dei centri commerciali, la cultura di plastica dei grandi “eventi” organizzati dall’alto: tutto ciò di cui vorrebbero riempire queste vie noi non abbiamo dubbi che sarà, per noi, fonte di degrado materiale e spirituale.”
Esiste un’alternativa a sfratti e sgomberi: AUTORGANIZZARSI
Esiste un’alternativa alla crisi, all’austerità, alle sempre più pressanti tasse, alla disoccupazione: AUTORGANIZZARSI
Esiste un’alternativa allo Stato, alla legge, alla polizia: AUTORGANIZZARSI