Comunicato di appoggio al corteo di sabato 19 a Saronno da parte del csoa il Molino di Lugano.
La storia ufficiale ci insegna a diffidare dei regimi inculcandoci, già da piccoli, i presunti valori del vivere in democrazia. Questi presunti valori sono gli stessi che legittimano oggi il potere e l’arroganza di partiti “votati democraticamente” come la Lega Nord. Una vera e propria macchina repressiva travestita da partito popolare che saccheggia e devasta i territori, impone ai migranti la reclusione nei CIE, vorrebbe riempirci di centrali nucleari e con il suo ministro di polizia Maroni reprime ogni legittimo dissenso. Quando parliamo di repressione, di negazione di ogni dissenso fino alla violazione dei diritti fondamentali, molti ritengono di dover volgere lo sguardo ad altre latitudini, magari in Nord Africa, convinti che cose simili siano impensabili da noi. Il popolo della lega biasima la tirannide di Gheddafi dopo che il suo ministro ha stretto accordi con la Libia per calpestare la vita e la dignità dei “dannati della terra” e mentre lo stesso, attraverso le sue questure, dirige procedimenti e ordinanze volti a reprime anche il piu’ piccolo dissenso: dai territori che rifiutano gli inceneritori della camorra, ai migranti che reclamano diritti sulle gru, fino ai compagni e alle compagne di Varese che si battono da sempre contro le politiche securitarie, la militarizzazione dei territori e il razzismo.
Proprio perché alla visione liberticida imposta dal governo della paura della lega nord e auspicata dall’imitazione grottesca della lega dei ticinesi noi non ci
vogliamo stare, siamo vicini ai/alle compagn* di Varese colpiti da ben 12 avvisi orali (provvedimenti restrittivi a scopo preventivo che i burattinai di turno
adottano nei confronti di potenziali ribelli e/o sovversivi) che Sabato 19 febbraio scenderanno in piazza. Noi sappiamo da che parte stare, dalla parte di chi ha il coraggio e l’intelligenza del dissenso. Perché se la repressione non conosce latitudini la solidarietà nelle lotte non ha confini!
Attivisti del CS(O)A il Molino di Lugano