Dal Collettivo La fenice. Spendiamo del tempo per commentare questa notizia apparsa su Varesenews. Una rilettura ironica della vicenda potrebbe apparire così:
“Fermata pericolosa banda di writers. I giovani per mesi hanno
disturbato la tranquillità della sonnolenta Uboldo, tracciando
pericolose scritte inneggianti alla propria gang di piccoli
delinquenti. Il sodalizio è stato comunque fermato delle lunghe e
faticosa indagini dei corraggiosi difensori dell’ordine costituito e
del decoro urbano, che, non avendo evidentemente null’altro da fare,
dopo mesi di indagini approfondite hanno denunciato i pericolosi
minorenni uboldesi, che ora verranno processati al tribunale dei minori
per una giusta condanna. Ora gli uboldesi per bene possono tornare a
dormire sonni tranquilli.”
Ora, la prima domanda che noialtri ci si è posti è stata: ma davvero la Locale di Uboldo ha speso mesi di indagini per dei ragazzini che non fanno nulla di più pericoloso che scrivere delle parole e frasi, tra l’altro nemmeno pericolose per l’autorità? La risposta è, ovviamente: si!
La domanda che segue è quindi: ma tutta la criminalità di cui parlano invece? Essì che la Lega Nord vince elezioni su elezioni, purtroppo anche nella nostra zona, invocando maggior sicurezza, controllo e repressione. E’ questa la sicurezza di cui parlano? Ovviamente sì. Noi
crediamo che il comune invece di stipendiare agenti della Locale potrebbe magari pagare un imbianchino e dare il resto dei soldi per scopi migliori che processare dei ragazzini per delle innocue scritte.
Ma a noi d’altra parte non interessa discutere di cosa facciano o dovrebbero fare i politicanti, dato che siamo comunque convinti che già l’avere dei governanti sia un delitto e una idiozia.
D’altra parte questo articolo, queste denunce, queste indagini dicono molto sulla realtà in cui viviamo. Dei ragazzini che scrivono sui muri sono dei pericolosi delinquenti. Il controllo e la repressione hanno raggiunto livelli da regime totalitario (ecco a cosa servono le famose
e tanto osannate telecamere…). La propaganda securitaria riesce sempre a giustificare se stessa e la repressione che chiama tramite l’inserimento di nuovi soggetti all’interno della cerchia dei
“criminali” e grazie alla creazione di nuovi “crimini”. E’ tramite la criminalizzazione di azioni come questa che si legittimano nuove leggi liberticide e nuovi sistemi di controllo. Ogni azione non allineata è oramai pericolosa per lo status quo.
La cosa peggiore è però l’isteria collettiva, che chiede sempre più ordine e polizia, che chiede pene più severe e carceri più capienti. Nelle nostre zone, tanto pericolose che non vi è peggior criminale da arrestare che questi ragazzi, scrivere sopra ad un muro non è un’azione
politica, il desiderio di affermare se stesso o le proprie passioni (amorose o sportive che siano) o un’espressione artistica. Chiunque veda nel muro uno scopo diverso da quello verso cui è stato creato è un pericolo per la città,e per il suo”decoro” (chissà poi cosa sia mai questo decoro?! Una cosa sola sappiamo: gli alberi non “decorano” la città, ecco perchè nelle nostre zone, tante attente al decoro, ce ne sono così pochi. I palazzi tutti uguali, tutti brutti e tutti molto costosi, per chi compra, e remunerativi, per chi li fa, invece si).
Ora, il problema è: perchè ai cittadini di Uboldo, Saronno o qualsiasi altro paese interessa di chi scrive sui muri e non delle numerose VERE ingiustizie che ogni secondo avvengono nei suoi territori? Ma sarebbe inutile chiederselòo, la risposta è chiara: perchè purtroppo oggi alla gente interessa più avere il muro di casa propria pulito che sapere che nel cantiere affianco si lavora in sicurezza e per un salario dignitoso, ad esempio.
Oggi bisognerebbe crediamo recuperare un po’ di sentimento di solidarietà verso il prossimo: il capitalismo e il governo si rinforzano quando ogni persona è un atomo in guerra contro ogni altra persona. Ma il capitalismo e il potere non sono persone. Quando le persone di questo paese hanno iniziato a perdere di vista gli altri e i problemi reali per seguire le cazzate dei politicanti? Per quanto tempo ancora ascolteremo quei delinquenti che ogni giorno dentro alla Tv ci parlano di un mondo che non esiste?
Noi sappiamo da che parte stare, e diamo la nostra solidarietà ai giovani ragazzi, perchè scrivere su un muro non è un reato, ma la necessaria risposta a chi ci spinge a vivere come se queste città non fossero nostre, come se ogni cosa dovesse essere di plastica, luccicante e pulita, programmata, bella da guardare e utile, utile per far arricchire qualcuno.
In culo al decoro urbano: muri puliti, popolo muto (e schiavo)