La notte nera: TAZ a Saronno

Comunicato: La Notte Nera della libertà!

Da qualche anno è arrivata la moda della Notte Bianca. Ogni città che si rispetti in estate ne organizza una, ed anche Saronno non può essere da meno. Evento attesissimo dalla cittadinanza saronnese, sponsorizzato e pubblicizzato da parte del comune, è arrivato puntuale anche  quest’anno. E, come ogni anno, terrà sveglia l’intera città con musica,  spettacoli e soprattutto negozi aperti tutta la notte.
Tutto sembrerebbe molto bello, un’occasione per movimentare una  città altrimenti vuota e silenziosa come Saronno. Ma cosa è che spinge davvero ad organizzare la Notte Bianca?

La Notte Bianca, in realtà, è soltanto un’occasione per invitare la gente a spendere e consumare; mentre l’amministrazione può così offrire alla cittadinanza una notte di svago, utile per illudere i sudditi di poter rompere quel coprifuoco che, silenziosamente, sempre più impone di rintanarsi in casa (soprattutto di sera), oppure di andare in luoghi selezionati dove letteralmente  consumare il proprio tempo libero ed il proprio divertimento; un coprifuoco imposto sempre più tramite paura di incappare nei migranti-rapinatori-stupratori, oppure, per i non asserviti, tramite la minaccia della repressione (per chi  disturba il sonno dei bravi cittadini, per chi si diverte senza autorizzazione o persino per chi beve fuori dai luoghi idonei per farlo…). Durante
questa notte, invece, sembra che ogni divieto venga smontato (come appunto quello di consumare bevande alcooliche per strada), in modo che per una notte ci si possa sentire davvero liberi. La Notte Bianca si mostra così come soltanto l’ennesimo grande evento organizzato da amministrazione e commercianti, in cui, come in ogni situazione che oramai ci viene proposta/imposta, regna la legge del profitto economico. E’ l’ideale del controllo sociale stesso ad autorizzare le trasgressioni al suo stesso ordine, per far credere ancora più efficacemente agli individui di possedere una propria autonomia e libertà.
Noi non abbiamo nessuna intenzione di conformarci a questo status di cose ed è proprio per questo che abbiamo deciso di colpire al cuore la Notte Bianca dei consumi, con questo tipo di azione-iniziativa, che vuole essere insieme una festa ed un’ occasione per ribadire che non ci
serve alcuna autorizzazione, alcun permesso, per poter organizzare momenti ricreativi e momenti di incontro, che gli interessi economici sono inutili alle nostre vite e che si possono, anzi si devono, creare situazioni di aggregazione che non siano finalizzati al guadagno.
Noi non siamo interessati agli eventi istituzionali, né ad un loro regolare svolgimento; vogliamo anzi, mostrare il grosso inganno che nascondono dietro alle loro più spettacolari apparenze: dispensano felicità e spensieratezza, ma in realtà stringono le maglie delle catene in cui ci tengono quotidianamente legati. Non ci interessa il ruolo di cittadini/consumatori, non vogliamo che siano l’economia o i politicanti a decidere per noi; ci interessa invece il ruolo di attori sociali, e vogliamo siano i nostri bisogni, interessi e passioni a spingerci a vivere.
Abbiamo così deciso di occupare un edificio abbandonato, per questa notte, e di organizzarci gratuitamente un concerto ed una serata con della musica; abbiamo deciso di lasciare spazio a chiunque volesse portare banchetti di autoproduzioni e abbiamo deciso di portare la nostra presenza all’interno di questa “festa”, proprio perché non è contro una festa che ci battiamo, ma contro la logica che ci sta dietro; siamo all’interno dell’evento della città vetrina, per colpire
queste logiche di profitto e liberticide e per mostrare che esistono alternative possibili e praticabili, che esiste la possibilità di autogestire il nostro divertimento e le nostre vite.
Noi non vogliamo che i nostri spazi, i nostri tempi, le nostre priorità, i nostri desideri vengano determinati e razionalizzati da amministrazioni od interessi economici! Vogliamo essere noi stessi a deciderli!

Non abbiamo bisogno di scadenze od autorizzazioni, abbiamo bisogno di libertà ed autogestione!

I predoni della Notte Nera