Chi ama la libertà odia la Lega Nord

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Chi ama la libertà odia la Lega Nord

Il 25 Aprile scorso pare che i leghisti saronnesi abbiano subito un doppio affronto: insulti in piazza alle commemorazioni per la Liberazione e lo sfregio alla sede del partito, da cui sono state strappate due bandiere. Non si è fatta attendere la risposta, scomposta ed isterica, dei “padani” di Saronno: ed ecco piovere a cascata le solite stanche e monotone accuse ai contestatori: sono antidemocratici e fascisti, squadristi e giovani terroristi… Vogliamo allora portare alcuni esempi che raccontino cosa sia realmente la Lega Nord in Italia:

– la Lega Nord è il partito di Matteo Salvini, che invita gli interisti a fischiare 20 bambini rom scesi in campo prima della partita col Barcellona;

– la Lega Nord è il partito di Mario Borghezio, che, tra le altre cose, nel 2009 dichiara: “Ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico, eccetera, ma sotto sotto rimanere gli stessi”.

– la Lega Nord è il partito di Renzo Bossi, denunciato per istigazione all’odio razziale in seguito alla creazione del gioco "rimbalza il clandestino”;

– la Lega Nord è il partito di Giancarlo Gentilini, condannato per istigazione al razzismo, che ai suoi comizi suggerisce ad esempio di vestire i “perdigiorno extracomunitari” da leprotti e fare “pim pim pim col fucile”. E come loro molti altri.

– la Lega Nord è il partito delle ronde, il partito che con le sue leggi ha condannato a morte una bimba di soli 13 mesi a Milano, che con le sue leggi tortura, imprigiona e deporta persone solo perché non-italiane. La Lega Nord è oggi un partito xenofobo razzista e fascista.

Ricordiamo poi che il fascismo non è stato ieri, né lo è oggi, un movimento illegalista, ma ha da sempre utilizzato la legge per i suoi scopi. Invece, forse ce lo si è dimenticato, l’antifascismo è dei ribelli e di certo non si interessa della legalità, della moderazione o della pacificazione.
Chiedono di rispettare le leggi e le diverse idee politiche. Come i partigiani rispettarono le leggi? E come è possibile allora che la propaganda fascista sia illegale, se ogni idea deve poter essere espressa? Forse chi si lamenta per due andiere strappate non si rende conto del fatto che le leggi razziste, liberticide, fasciste che approvano la Lega Nord e il partito di Berlusconi (che tendono la mano ai fascisti classici, quelli nostalgici, che oggi si chiamano ad esempio CasaPound”) hanno delle ricadute reali sulle persone che vivono in questo paese. Tutto ciò può essere paragonato alla sparizione di un paio di bandiere?
Noi non siamo pacificati. Non siamo legalisti e nemmeno abbiamo intenzione di accettare che nel nostro paese si faccia propaganda razzista e fascista, anche se certamente in maniera “legale e democratica”. Non crediamo nei partiti, non crediamo che il PD o chi per esso possa cambiare questo Paese (ricordiamo ai più distratti che i CPT ad esempio sono pera di un governo di centro-sinistra). Noi crediamo invece nell’azione diretta, pratica esercitata da chi non vuole accettare, da chi non crede tollerabile questo stato di cose, da chi non rimane indifferente allo sfruttamento quotidiano, al razzismo legalizzato, alla violenza istituzionale; crediamo nell’azione diretta esercitata da chi, come fecero i partigiani, crede di dover combattere in prima persona per la propria ed altrui libertà.
Non saranno i fischi o alcune bandiere strappate a cambiare le cose. Ma bisogna che la presenza dei razzisti all’interno delle nostre città non sia più tollerata, né accettata. A maggior ragione quando questi credono di poter partecipare liberamente a feste come quella del 25 Aprile.

“Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti”

F. De Andrè
TeLOS – Territorio Libero Occupato Saronnese