Assemblea pubblica sul nucleare a Saronno

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Nonostante la decisione presa dagli italiani 22 anni fa, questa volta
senza sentire il bisogno di interpellare i cittadini e col beneplacito
della finta opposizione, nel nostro paese si sta per tornare al
Nucleare.
Le problematiche che ruotano intorno all’utilizzo dell’energia atomica
sono innumerevoli: dall’impossibilità di smaltimento delle scorie
radioattive, all’enorme costo economico che le centrali richiedono,
fino a toccare la scelta dei siti su cui le centrali dovranno essere
costruite. Senza contare il fatto che l’uranio è una risorsa che tra
non molti anni sarà esaurita mentre le conseguenze del suo utilizzo
peseranno sul pianeta per molto più tempo.
Nonostante il problema energetico sia di interesse comune il dibattito
intorno al nucleare si è sviluppato poco, anche a causa dal silenzio
complice dei media.
Rompere il silenzio intorno a questo argomento significa allora portare
alla luce ciò che quotidianamente ci viene nascosto. In pochi sanno, ad
esempio, che nel solo 2009 si sono verificati numerosi incidenti in
tutto il mondo, quali contaminazioni di suolo, acqua e persone. Solo in
Germania e in Francia i casi sono tantissimi e tutti passati
inosservati o nascosti in qualche trafiletto a fondo pagina. Rompere il
silenzio significa denunciare i vergognosi casi di rifiuti nucleari
venduti sotto banco ai paesi più poveri, per risparmiare sui costi di
smaltimento. Anche se i rifiuti vengono abbandonati nelle miniere di
Uranio in Niger, lontano da noi, è comunque su questo pianeta che siamo
tutti destinati a vivere.
Grandi lobby nazionali ed internazionali, grandi industriali, politici
esteri e nostrani, vogliono mettere in pericolo la salute di ambiente
ed individui: il profitto economico pare essere l’unico interesse che
essi perseguono, ignorando deliberatamente ogni altra problematica. Il
nucleare oggi appare infatti solo come un enorme business da gettare in
pasto ai soliti speculatori, non come l’opportunità che da ogni parte
ci dicono essere. D’altra parte anche il vantaggio economico che
dovrebbe derivare dal “produrci l’energia in casa” piuttosto che
comprarla da altri paesi appare risibile; dopotutto si sa che non è
certo negli interessi della gente che la politica di palazzo si
indirizza. Di certo ci sarà comunque chi saprà arricchirsi anche se il
nostro paese verrà ulteriormente stuprato e sfruttato…
La vera alternativa non risiede nel nucleare, né tanto-meno nella
ricerca di fonti di energia rinnovabili, che di sicuro hanno un impatto
ecologico minore ma che riescono solo a spostare in avanti nel tempo la
necessità di affrontare la questione centrale, quella della
sostenibilità di tutto il nostro sistema economico e di vita. Che il
nucleare sia un disastro da evitare ad ogni costo, non toglie che serve
oramai mettere seriamente in discussione tutta la società capitalista,
prima che distrugga ogni cosa attorno a noi. Non si tratta di una pura
questione aleatoria, si tratta della nostra vita, che non può essere
contaminata né dal capitale, né da sostanze di alcun tipo!

E’ per tornare a parlare di queste questioni che indiciamo per sabato
19 settembre un incontro di discussione pubblica, a partire dalle
15.00, al TeLOS di Saronno, in via Milano 17