[Roma] Algerino lasciato morire nel Cie di Ponte Galeria


"Hanno ammazzato un algerino". La notizia, ancora non confermata, è
arrivata poche ore fa dall’interno del Centro di identificazione ed
espulsione di Ponte Galeria a Roma. A contattarci uno dei ragazzi
rinchiusi, del quale non riveliamo il nome. "Stava male, ieri sera, ed
è stato portato nell’infermeria del centro. Non si sa cosa avesse, di
quale malattia soffriva. I poliziotti lo hanno portato nell’infermeria,
dove è stato visitato. Pensavano che fingesse. Pensavano che non avesse
nulla. Il nostro contatto riferisce che i poliziotti lo hanno picchiato
e che gli è stato detto di ‘andarsi a prendere le medicine al suo
Paese’. "Quando lo hanno dimesso dall’infermeria, prima che rientrasse
nella stanza, lo hanno menato. Lo abbiamo trovato morto stamattina,
nella sua stanza. Abbiamo chiamato i poliziotti, che si sono avvicinati
e hanno cominciato a muoverlo, con i piedi. Poi lo hanno portato
fuori". Da quanto tempo era dentro? "Solo due giorni". Quanti anni
aveva? "Ventiquattro".

Luca GalassiPeacereporter


Sangue a Roma

Era nell’aria da settimane, e ora è successo. Un morto a Roma,
dentro alle Gabbie del Cpt di Ponte Galeria: sta male, chiede aiuto, e
ne guadagna un bel pestaggio. Gli assassini? I soliti noti: poliziotti
e crocerossini complici.
Un
buco nero, Ponte Galeria. Chi arriva là passando da corso Brunelleschi
a Torino dice: «Roma, quella sì, è Alcatraz». A tutto il movimento
ragionare sul perché.
Ascoltate la diretta trasmessa da Radio Blackout e chiedetevi,
seriamente, uno per uno: «ed io, che cosa posso fare perché non succeda
più?».
Noi, da parte nostra, siamo stanchi di documentare tragedie del genere.
Tragedie che non sono piovute dal cielo, ma delle quali si conoscono –
con ampio anticipo! – mandanti politici, esecutori pratici e
osservatori compiacenti.

Ascolta la diretta, e poi datti da fare.