Report del corteo a Saronno

DOPO SAID, A CHI TOCCHERÀ?

Report del corteo sabato 28 a Saronno.

Circa
1000 partecipanti, sabato 28 giugno, al corteo indetto da: comunità
egiziana, antirazzisti Varese e provincia, sindacati di base, S. R.
Saronno.
Notevole la presenza di immigrati, con striscioni, volantini, cartelli anche in lingua araba.
Fra gli italiani intervenuti al corteo c’erano anche molti i giovani e molti solidali arrivati da Milano, Novara, Como…

I messaggi lanciati dagli altoparlanti, scritti sugli striscioni e cantati in coro durante il corteo sono stati:
– in ricordo di Said, assassinato dal suo diretto sfruttatore perchè, insieme al fratello, chiedeva i suoi stipendi arretrati;
– contro l’odiosa campagna razzista dei media;
– contro il pacchetto sicurezza e l’aggravante di clandestinità;
– contro i C.P.T., veri e propri lager per immigrati, dove si resta
rinchiusi fino a 18 mesi, soltanto perchè non si hanno tutti i
documenti in regola.

Il corteo, si è snodato per circa tre ore
per le strade di Saronno, con numerosissime soste nei punti più
frequentati della città.

Al termine, gli ultimi interventi dagli
altoparlanti, hanno chiarito che questa non sarà la fine della
mobilitazione, ma soltanto l’inizio di un percorso di
auto-organizzazione, che ci porterà di volta in volta a scendere in
piazza, indire presidi e assemblee, insomma ad essere sempre presenti
sul territorio contro lo sfruttamento e il razzismo.
Un razzismo che non è affato "teorico" (legato esclusivamente al colore
della pelle o alla lingua), ma di natura "economica" e "statale",
poichè esso si accanisce con violenza sempre più preoccupante contro i
poveri, gli sfruttati, gli emarginati, tramite lo strapotere dei
padroni e tramite leggi, regolamenti, contratti di lavoro legati al
permesso di soggiorno

Questo è solo l’inizio.
Viva la lotta autorganizzata!

Uno dei presenti.