Saronno – Liberato nuovo spazio

Oggi,
25/11/2007, un gruppo di ragazze/i del saronnese ha deciso di
riappropriarsi di uno stabile ormai da anni abbandonato, situato alla
periferia estrema di Saronno, all’interno del suo quartiere più
popolare. Questo è uno dei numerosi edifici che in passato sono stati
lasciati cadere nel degrado e che negli ultimi anni ad uno ad uno sono
stati abbattuti, per lasciare spazio agli interessi di palazzinari e
speculatori vari. Agli occhi dell’opinione pubblica questa pratica
viene presentata col nome di "riqualificazione", mentre non è difficile
capire trattarsi di niente altro che della possibilità lasciata allo
sciacallo di turno di arricchirsi alle spalle di tutta una comunità.

Saronno da parte sua rispecchia in pieno questo andazzo e come funghi
si sono viste sorgere qua e là decine di cantieri finalizzati alla
"riqualificazione" di numerose aree della città.
Questo succede mentre sempre più aree un tempo dedicate ad uso di tutta
la cittadinanza vengono letteralmente svendute dai vari comuni/azienda,
sempre più interessati alla costruzione di città/vetrina da poter
vendere ai propri elettori e sempre più schiavi degli interessi di
pochi, che alla amministrazione della "cosa pubblica" per il bene di
tutta la comunità.
Mentre quindi il nostro territorio viene per l’ennesima volta stuprato
in nome della crescita economica (che poi le tasche che si riempiano
siano sempre le stesse poco importa) e del tanto sbandierato
"progresso", le aree destinate alla libera aggregazione vengono
subaffittate (un esempio su tutti può essere quello del parco della
biblioteca), e le poche associazioni che tentano di svolgere
l’importantissimo compito di offrire socialità gratuita o a prezzi
popolari vengono scientemente osteggiate (è il caso del circolo "i
Briganti").
L’obiettivo è chiaro: spingerci a credere che gli unici luoghi dove si
debba concentrare la socialità non possano che coincidere con i luoghi
di consumo: centri commerciali, supermercati, pub, discoteche, la
socialità costa oggi anche troppo cara!
Per cercare di cambiare questo stato di cose abbiamo tentato anche un
dialogo con il Comune, apparso d’altra parte subito impossibile, sordo
come questo si è dimostrato alle nostre richieste. D’altra parte noi
crediamo fermamente nella pratica dell’autogestione, e nell’occupazione
come riaffermazione del nostro diritto alla gestione della città,
poiché crediamo alla "politica" come pratica quotidiana, che si basi
NON sulla delega, ma che al contrario chiami i cittadini ad attivarsi
essi stessi per vivere e condividere la propria città.
Il nostro intento, LIBERANDO questo spazio, è quindi quello di far
rivivere uno stabile abbandonato, nel quale poter dare libero sfogo
alle idee, alla creatività e al bisogno di socialità ed azione; questo
spazio vuole quindi essere aperto a tutti, avendo l’obiettivo di creare
un luogo di aggregazione e confronto culturale, ancora più importante
all’interno di un quartiere da sempre trattato da tutte le giunte alla
stregua di un dormitorio.
Vogliamo quindi provare a gettare le basi per progetti e iniziative indirizzate il più possibile all’intera collettività.

(Territorio Libero Occupato Saronnese) TeLOS

Il centro si trova in via Galli n° 1. Fate girare, e venite presto a trovarci.