Comunicato Occupazione TeLOs a Saronno (14/09/2008)
Il
13 Settembre mattina in una ventina di ragazzi/e abbiamo liberato lo
spazio di via Concordia 14 a Saronnno. Verso le 12 sono arrivati i
carabinieri a cui presto si sono uniti i poliziotti della locale. Le
forze del disordine hanno impedito sin dal loro arrivo l’ingresso dei
numerosi solidali accorsi in seguito all’occupazione, isolando fino a
sera i ragazzi all’interno dello stabile. La loro intenzione è stata
quella di attendere la denuncia del proprietario con la chiara
intenzione di riuscire ad effettuare uno sgombero lampo. Purtroppo per
loro la denuncia alla fine non è arrivata e all’aumentare del numero di
persone all’interno della struttura le forze del disordine hanno deciso
di allontanarsi, permettendoci così di continuare l’occupazione con una
serata molto partecipata.
Questo pomeriggio abbiamo continuato i lavori di sistemazione del posto
e numerosi ragazzi si sono presentati, animando così la giornata.
Anche questa sera (Domenica 14 Settembre) ci sarà dj-set con i "Rudies On Time” e musica reggae.
Nel corso della settimana ci saranno altre iniziative di cui vi terremo informati.
TeLOS (Territorio Libero Occupato Saronnese)
ASSEMBLEA PUBBLICA spazi sociali presso TELOS (Saronno)
Assemblea pubblica per rilanciare il ruolo degli spazi sociali e dell’agire politico nella metropoli
MARTEDI’ 16 settembre ore 21.30
presso TELOS OCCUPATO, via Concordia 2, Saronno (VA)
13/09/2008: nuova occupazione a Saronno
Invitiamo a diffondere il più possibile la notizia e soprattutto a passare GIÀ DA OGGI in via Concordia 2 (zona cinema prealpi), per portare solidarietà attiva agli occupanti.
Oggi, dal pomeriggio e per tutta la sera: musica, cibo, birra…
W l’autogestione!
http://resist.noblogs.org
http://collafenice.wordpress.com
VOLANTINO DELL’OCCUPAZIONE (pdf)
IL NOSTRO TELOS
difende non è la
giustizia umana, è la giustizia della legge che altro non è che la
consacrazione del trionfo dei forti sui deboli, dei ricchi sui poveri.
Lo Stato non esige che una cosa: che tutti questi delitti siano
compiuti legalmente”
M. A. Bakunin
Oggi, 13/09/08, abbiamo deciso di proseguire il percorso intrapreso lo
scorso 25 Novembre con l’occupazione di uno stabile abbandonato.
Abbiamo voluto farlo riappropriandoci e liberando un altro spazio,
anch’esso da lunghi anni inutilizzato.
A cosa serve lasciare un edificio vuoto, aspettando che collassi su se
stesso distrutto dal tempo? Perché metterci delle inferriate alle
finestre, murare tutte le entrate, per impedire che qualcuno ci entri,
trovandoci un’alternativa al vivere per strada, oppure al non avere un
luogo dove incontrarsi la sera, dove poter socializzare, parlare,
auto-organizzarsi…
Il mito della proprietà privata ci insegna che è reato prendere del
pane che qualcuno sta buttando, anche se non si ha null’altro da
mangiare. Non solo è reato prendere a chi troppo ha, ma lo è anche
prendere a chi non sa che farsene di ciò che ha e lo lascia marcire,
invece di lasciarlo a chi necessita di quel qualcosa per vivere una
vita più dignitosa. Forse non è reato avere troppo e buttarlo via. Di
certo però non è giusto. A cosa serve la legge se invece di difendere i
deboli dai soprusi dei forti aiuta i forti a schiacciare i deboli?
Oggi è normale che qualcuno dorma per strada, mentre altri lasciano
decine di case vuote per biechi interessi economici speculativi. Oggi è
normale che i privilegi di una vita dignitosa si debbano pagare fior di
quattrini, alla faccia di chi questi quattrini mai li potrà avere. Il
Comune di Saronno questo la sa bene, e difatti piano piano procede alla
svendita degli spazi pubblici per fare cassa, certamente per avere i
soldi da spendere in inutili e sfarzosi interventi di “abbellimento”
della città, sfoggio di intelligenza politica, ossia di ricerca
disperata del consenso tramite una campagna elettorale lunga quanto un
mandato stesso.
Noi questo spazio oggi lo abbiamo liberato dalla sua forzata inutilità,
e lo abbiamo aperto alla città, per riempirlo finalmente dopo tanti
anni, e per dare la risposta che una amministrazione comunale
interessata solo a rifarsi il look in vista delle prossime elezioni, e
poi di quelle dopo ancora, non può essere in grado né avere il
desiderio di dare; una risposta all’emergenza legata alla mancanza di
spazi sociali e di aggregazione che da sempre affligge il nostro
territorio. Noi vogliamo creare uno spazio libero dalle alienanti
regole del mercato, dalla burocrazia asfissiante, dagli interessi
personalistici di una classe politica troppo spesso in malafede, e
comunque sempre incompetente e schiava degli interessi di un
gruppuscolo di imprenditori, veri responsabili della devastazione del
nostro territorio e delle nostre vite.
Noi non crediamo nel diritto alla povertà e nel dovere al silenzio
ossequioso. Crediamo invece nell’azione diretta, come espressione
attiva delle nostre esigenze, delle nostre necessità, delle nostre
speranze, come risposta a chi ci vorrebbe marionette inerti, stupidi
crocettatori di una scheda elettorale.
Abbiamo liberato questo spazio e vogliamo che sia la città a viverlo e a farlo vivere, e in questo senso vanno le nostre azioni.
La città è di tutti, difendiamo il nostro diritto alla libera aggregazione e socialità, riappropriamoci delle nostre vite!