Fonte: Lo Stroligh
Nell’apparente calma, nel monotono tran tran di tutti i giorni, nella cittadina di Saronno si manifestano tasselli importanti nella gestione del potere.
Abbiamo dato ampio risalto alle scelte economiche della giunta fascio-leghista, scelte prettamente politiche. Sintetizzando abbiamo scritto: fare cassa sul sociale per reinvestire nel controllo.
E lo sceriffo Fagioli, con la sua cricca, prosegue fedele alla linea.
Ecco un nuovo investimento di 10.000 euro. Per cosa? Ma naturalmente per ampliare nuovamente il sistema di videosorveglianza cittadino. Alè!
Come se non bastasse la paranoia securitaria leghista ha ormai coperto tutta Saronno, come del petrolio sul mare. Sono state vietate, a causa delle lungaggini burocratiche e delle dovute misure di sicurezza ai tempi dell’emergenza (“quale emergenza?” si chiedono giustamente diversi saronnesi), due diverse manifestazioni pubbliche: un raduno di saronnesi amanti dei social network, una sagra di cibo da strada che già lo scorso anno aveva fatto tappa nella città degli amaretti.
Ecco la politica leghista e fascista. Ecco il vuoto da riempire con la paura.
Quanto manca all’affissione pubblica dei dieci comandamenti fagioliani? Quale potrebbe essere il primo comandamento se non: “Vietata ogni manifestazione pubblica! (eccetto i banchetti di Lega Nord e Doma Nunch)” ?