LA SAGA CONTINUA
Questa mattina alle 8:00 forze dell’ordine e vigili del fuoco si sono ripresentati alle porte del TeLOS. La prassi è sempre la stessa: la polizia si accanisce sui mobili, distrugge ogni cosa e rende inabitabile una casa. Gli effetti personali degli abitanti sono stati buttati dalla finestra.
Due ragazzi sono sul tetto, determinati a difendere quella che non solo era casa loro, ma anche uno spazio di confronto e socialità all’interno di una città grigia e senza anima.
Altri tre ragazzi che si trovavano all’interno dell’edificio e che sono rimasti ai piani bassi della casa con l’intenzione di recuperare mobili ed effetti personali, sono stati portati in questura.
Questo TeLOS è stato occupato il 17 marzo scorso, in seguito allo sgombero dello spazio in via Giuditta Pasta e ad un grande corteo in sostegno alle occupazioni e agli spazi di autogestione. L’occupazione è durata 3 mesi, durante i quali molte iniziative e molti progetti hanno trovato casa e terreno fertile per nascere e crescere. La determinazione con cui è stata portata avanti questa lotta e il ritmo serrato con cui si sono susseguite le occupazioni, i cortei e le iniziative in sostegno agli spazi autogestiti hanno fatto traballare le certezze di chi, in Comune o in Questura, non tollera la presenza di luoghi che rifuggono le regole del capitale.
Se quello che questa città cerca è la quiete… di certo non la otterrà con gli sgomberi.
Per tutti coloro che invece desiderano mettere in discussione i tempi in cui viviamo, l’appuntamento è alle 17:00 in Piazza dei Mercanti (Piazza Rossa). Ci sarà un presidio e una cena davanti allo spazio, per sostenere i ragazzi che ancora resistono sul tetto. Da lì ripartiremo.
“In una società che ha soppresso ogni avventura, l’unica avventura possibile è la soppressione della società”