Busto Arsizio: RECLAIM THE STREET

CI NEGANO UNA STRADA CI PRENDIAMO LA CITTÀ
Oggi venerdì 20 giugno ci arriva comunicazione che non può esserci concessa l’occupazione di suolo pubblico per l’iniziativa Reclaim The Street prevista per domenica 22 giugno.La giustificazione è tecnica, legata al tempo della consegna dei materiali, ma la comunicazione avviene 2 giorni prima dell’iniziativa. La responsabilità chiaramente NON è da attribuire a chi legalmente, cioè l’ufficio tecnico, ci nega la possibilità di fatto di realizzare l’iniziativa, basata sull’istallazione di poche ma necessarie strutture quali l’impianto audio, i tavoli dei collettivi, delle associazioni e quelli per il pranzo popolare, che dovevano servire a ricreare in strada quello che
ogni giorno ci viene negato, ovvero la possibilità di aggregarci, incontrarci, parlarci, costruirci e divertirci.   La responsabilità E’ politica. La mancata possibilità di realizzare quest’iniziativa è da attribuirsi ad un progetto più ampio, che ingloba Busto Arsizio e non solo, e che nella nostra città vede come mandatari ed esecutori il comune, insieme a chi gestisce in primis l’ "ordine pubblico".   Per la prima volta, dopo anni, ci siamo sentiti dire che una manifestazione  politica deve essere autorizzata dal comune e non dall’organo competente: la questura. Cosa per altro non vera, poiché il comune può dare o non dare consenso all’occupazione del suolo, non allo svolgersi di un’iniziativa
politica.. Con questa scusa, per prima cosa ci è stata vietata la possibilità di svolgere l’iniziativa in Viale Piemonte, come da noi richiesto, chiedendoci di spostarci nella piazza del mercato di Busto Arsizio, tra l’altro non adeguata alla nostra richiesta, oggi ci viene negata anche quella, per l’impossibilità di montare le strutture.
Un divieto non può fermare la nostra necessità di spazi ma ci vieta di realizzare quest’iniziativa gia da tempo pensata, comunicata e organizzata. Un divieto però non ci toglierà dalla strada: domenica saremo dove le volontà politiche che vogliono bloccare le forme di aggregazione alternative a quelle del consumo e della mercificazione vengono esplicitate a Busto Arsizio.
Domenica 22 dalle 17 saremo davanti al palazzo del Comune.
Saremo lì per gridare la nostra necessità di aggregazione in ogni sua forma, da quella fisica a quella culturale a quella politica in qualunque spazio e modalità, saremo anche lì per dire che non accetteremo più rifiuti, non accetteremo più dinieghi.
Domenica 22 dalle 17 saremo sotto il comune con lo stesso spirito con cui saremmo stati in strada o in piazza, ovvero saremo lì con lo spirito di festa e allegria che avremmo creato.
Ci saremo tutti i giorni per riprenderci gli spazi che non ci danno.
Il prossimo passo sarà lunedi’ 21 luglio in piazza per Genova 2001, contro il blocco dei processi per i casi delle scuole Diaz e di Bolzaneto, e per ricordare Carlo Giuliani.
Reclaim the street, domenica 22 ore 17 sotto il comune di Busto Arsizio.


Domenica 22 giugno – Reclaim the street, Rivendicarsi la strada.

Provare per un giorno a decementificare la nostra città, uscire dagli
spazi angusti e gustarsi l’aperto. Reimparare a vivere i nostri centri
urbani, giocarci, goderseli in tutta sicurezza senza il vigile occhio
delle telecamere, senza leggi repressive, senza dover pensare al
traffico, allo smog e al pericolo delle automobili.

Questa è l’iniziativa pensata da ragazzi, persone, cittadini
convinti che la socialità e l’aggregazione, oggi anestetizzati da un
vivere superficiale ed alienante, siano valori da riscoprire e da
salvaguardare per il benessere pubblico e la salute sociale.

L’iniziativa
non ha carattere partitico, ma è organizzata da persone che si
autogestiscono, autodeterminano e reinventano ogni giorno gli spazi in
cui vivere ed esprimere liberamente le proprie idee.

Vogliamo
agire proprio contro la repressione di questa libertà : ultimamente
l..attacco alle autonomie è sotto l’occhio di tutti, non è possibile
pensare e costruire una città diversa dal modello che poteri economici
e dickat neoliberisti impongono. La repressione dei movimenti in
tutt’Italia è all’ordine del giorno, lo sgombero degli spazi di
socialità che attraverso la pratica dell’occupazione rivendicano
diritti basilari quali l’aggregazione, il bisogno di spazi di
discussione, la necessità di spazi ove autodeterminarsi, crescere,
imparare e divertirsi senza spendere soldi ed uscire dalle dicotomie
fare/pagare, è senza dubbio il tentativo di fusione dei concetti di
sicurezza e legalità con il dispotico concetto di repressione… basti
pensare, in ultimo luogo, al centro sociale "SOS Fornace" di Rho,
sgomberato il 27 maggio.

Inoltre, i pochi spazi sociali che ci
vengono concessi non sono liberamente usufruibili da tutti: sono legati
ad istituzioni o ad associazioni esclusive e spesso vengono concessi
solo a pagamento.

Proprio per poter rivendicare il nostro bisogno
di spazi in cui esprimere liberamente le nostre idee, creare
aggregazioni costruttive ed alternative, abbiamo deciso di reclamare
una strada di
Busto Arsizio e riappropriarci così dei nostri spazi sociali!

Potremo
scambiarci le nostre idee e riempire tutto lo spazio a disposizione con
tutte le nostre modalità d..espressione; sarà un ottimo modo per
divertirsi ed esercitarsi a reinterpretare e riconfigurare la vita
pubblica, generando al tempo stesso nuovi desideri e nuove possibilità.

Purtroppo
iniziative di questo genere non sono scontate: il pensar comune si sta
sempre più allineando con logiche commerciali e consumistiche che
considerano la persona un individuo senza rapporti profondi né valori
radicati.

L’iniziativa è rivolta a tutti coloro che vogliono
trasformare la noia e l’alienazione individuale in azioni diverse dalla
norma, propositive, costruttive e condivise.

A tutti coloro che si autogestiscono o sentono il bisogno di far valere la propria libertà di espressione

A tutti coloro che vogliono costuire un futuro diverso perché sanno che questo non è ancora scritto.

A tutti coloro che non dormono, che vivono in equilibrio tra il legale
e l’illegale (perché il non rispettare una legge errata non può essere
reato), a tutti coloro che agitano il loro genio e si esibiscono da
folletti…

L’appuntamento è in viale Piemente, tra la piazza mercato e la piscina.

Domenica 22 giugno dalle 10 di mattina ad oltranza!!