SARONNO 25 APRILE 2015, ANCORA NELLE STRADE
Sono ormai diversi anni che il 25 aprile a Saronno ha assunto una dimensione più partecipata e viva, cercando di superare la dimensione della mera commemorazione fine a se stessa. Nel corso degli ultimi anni il 25 aprile da una passeggiata con banda, politici e associazioni è diventata una data dalla più ampia partecipazione, motivata dal voler attualizzare quelli che nelle dinamiche istituzionali troppo spesso rimangono discorsi retorici legati a un passato sempre più lontano.
Questa commemorazione è stata svuotata a tal punto di contenuti che le stesse persone che il 25 aprile predicano l’antifascismo e la libertà poi per tutto l’anno non dicono una parola sulla presenza nelle piazze e nelle strade saronnesi di partiti e movimenti di estrema destra.
La nostra partecipazione alla giornata del 25 aprile è tesa a ribadire la necessità dell’antifascismo oggi, in contrasto all’ipocrisia di chi utilizza il passato per proteggere la propria poltrona e il proprio potere.
D’altronde è con lo sforzo e le lotte degli antifascisti che la Lega Nord ha smesso di prendere parte a questo corteo. Si può dire senza timore di sbagliare che ci avevamo visto lungo, considerata l’attuale alleanza della Lega Nord con CasaPound e le recenti sfilate milanesi e romane con tanto di tricolori e croci celtiche. Un vero cambio di passo quello delle camicie nero-verdi, con le quali, non dimentichiamo, partiti e istituzioni , A.N.P.I, PD fra tutti, hanno sfilato nel corso degli anni in corteo. Come se non bastasse PD e A.N.P.I. si sono persino spesi per difendere i leghisti dalle proteste di chi non voleva condividere con loro una data tanto significativa.
La mancanza di una vera azione di contrasto verso i movimenti neofascisti è testimoniata anche da quanto accaduto nell’ultimo anno; anno in cui la giunta ha permesso a formazioni neo fasciste di diffondere idee razziste e ultranazionaliste e di svolgere ronde anti-immigrati. Le uniche opposizioni a queste presenze sono arrivate ancora una volta dagli antifascisti.
La concessione di spazi e visibilità a organizzazioni apertamente neofasciste assume un valore ancora più grave considerando invece il trattamento riservato agli antifascisti, caricati e in seguito denunciati per aver osato contestare il sindaco e la sua giunta lo scorso 25 aprile; cariche ampiamente giustificate sia dall’ ANPI che dal PD. A seguito di questa giornata di manganellate la Questura ha addirittura richiesto l’arresto di quattro persone.Anche per questo consideriamo indispensabile tornare in piazza quest’anno, per ribadire con forza che il 25 aprile è degli antifascisti e di chi oggi continua a resistere nei propri territori contro la devastazione imposta dal capitale e difesa dallo Stato, e non di chi si allea con CasaPound, di chi stringe mani e patti, di chi chiude un occhio o è lui stesso amico quando non promotore del fascismo di oggi.
Torniamo in piazza per ribadire che non sono manganellate, denunce o tentativi di arresti a fermare chi oggi lotta per la libertà, per ribadire la nostra radicale inimicizia nei confronti dei rappresentanti istituzionali, per ribadire che l’antifascismo e la solidarietà nascono dal basso con pratiche quotidiane. Per questo abbiamo animato numerose iniziative nel corso di questo anno, contro le ronde fasciste, contro i C.I.E, contro ogni repressione delle forme di dissenso e per dare voce alla resistenza contro le grandi opere che non fanno altro che arricchire i soliti noti e distruggere il nostro già martoriato territorio.
Così dopo il corteo mattutino andremo in Piazza Rossa (piazza dei mercanti) e proseguiremo la giornata di lotta con una festa che esprima le resistenze di oggi, per cercare di annullare lo scarto che sempre più si nota tra i discorsi pomposi dei 25 aprile ufficiali e la realtà di tutti i giorni. Lo faremo con banchetti informativi e mostre, libri, opuscoli e interventi, con un’assemblea aperta sulle lotte del nostro territorio, con della musica e qualcosa con cui rifocillarsi.
Contro ogni fascismo, contro la criminalizzazione delle lotte sociali e dei territori che resistono, riprendiamoci le strade e le piazze, diffondiamo solidarietà e autogestione.
Antifasciste e antifascisti di Saronno