Je suis Cello
La questura di Varese vorrebbe che un nostro amico e compagno di Saronno fosse sottoposto alla Sorveglianza Speciale. Si tratta di una misura restrittiva della libertà personale,adottata dal regime fascista per perseguitare gli oppositori politici e rivista recentemente in chiave antimafia. Di fatto, oggi, viene applicata a coloro che non possono essere colpiti con i normali strumenti di legge. Quindi non una pena per aver commesso un reato specifico ma una misura preventiva che limita la persona nelle sue frequentazioni, affetti, abitudini. Le prescrizioni possono essere diverse: obbligo di dimora in un determinato territorio, divieto di frequentare luoghi pubblici, incontrare pregiudicati, partecipare ad assemblee o manifestazioni…
Si tratta di un esperimento (se ne sono fatti di analoghi in altre parti di Italia) per un uso insolito, forse anche un po’ creativo, per valutarne un uso più diffuso in futuro. Questo è il chiaro intento del questore di Varese che si prende la briga di sciorinare ben sei pagine di motivazioni, segnalazioni, osservazioni e voyeurismi di varia natura, non risparmiandosi di aggiungere alcune falsità notevoli.
Per troppo tempo le acque dei territori in cui viviamo hanno sofferto di un movimento talmente poco percettibile da sembrare nullo. Da alcuni anni si verifica invece un interessante incremento di discorsi e di pratiche, ormai non più sommerse, che portano in superficie le contraddizioni dello stato di cose in cui siamo immersi: occupazione di case e spazi sociali, lotta contro sgomberi e sfratti, opposizione a progetti inquinanti e distruttivi, manifestazioni contro l’industria bellica, disobbedienza alle ordinanze liberticide dei comuni, blocchi e scioperi dei lavoratori della logistica, antirazzismo, opposizione al putridume fascista di Forza Nuova, denuncia pubblica della violenza di polizia e carabinieri, sostegno alle lotte in altri territori…
Sappiamo che Cello da anni partecipa con costanza e impegno a queste lotte. Allo stesso modo sappiamo che la Sorveglianza Speciale a cui vorrebbero sottoporlo e gli altri attacchi repressivi diretti contro il movimento in provincia di Varese, non sono questioni personali, ma riguardano tutti noi.
Contro tutti i tentativi di isolare chi lotta, impedirne il movimento, limitarne le libertà.
Je suis Cello. Nous sommes tous Cello.
KINESIS, Tradate
SABATO 24 GENNAIO1 – h 15.00
Corteo per le vie di Saronno. Ritrovo in piazza San Francesco. Per portare nelle strade il nostro NO alla sorveglianza speciale, alla deriva securitaria voluta da polizia e politicanti, alla città del controllo e dei consumi. A seguire: TAZ – continuiamo a ridare vita agli spazi abbandonati della nostra città.
MARTEDÌ 27 GENNAIO – h 9.00
Al tribunale di Varese. Portiamo la nostra solidarietà a chi potrebbe trovarsi privato della propria libertà in ragione della partecipazione alle lotte degli ultimi anni.