Riceviamo e pubblichiamo.
VITTO E ALLOGGIO GRATUITI. TUTTI A CASA DI ALDO SIMEONI ED EMILIANO BEZZON.
C’è un problema enorme a Gallarate. Non è la situazione di miseria si sta diffondendo sempre più, non è la mancanza di spazi autogestiti, non è il razzismo dei leghisti che fomentano le guerre tra poveri, non è la presenza sempre più massiccia di telecamere e polizia che non ti lasciano respirare, non è la speculazione edilizia, non è l’inquinamento dell’aria.
Il vero problema di Gallarate sono i senzatetto che dormono sotto il ponte della Mornera.
«Ci attiveremo immediatamente per ripulire l’area» dice Emiliano Bezzon, comandante dei vigili di Gallarate. «Li cacceremo via» Aggiunge: «Se ne devono andare, cosa vogliono? Se sono poveri, se non hanno reddito, se non hanno una casa, è solo colpa loro! Non è certo colpa dei ricchi che si arricchiscono speculando sulla miseria collettiva. Non è certo colpa di chi lascia le case vuote per guadagnarci sopra.»
Così un giorno Bezzon, fucile a tracolla, cappellone in testa e cinturone con doppia pistola si è presentato al degradatissimo accampamento in compagnia del suo amichetto Simeoni.
«Via tutti di qui!» grida sparando in aria con le due rivotelle.
Un senzatetto, però, gli fa subito notare: «A Gallarate ci sono famiglie intere senza casa, e ogni giorno sono sempre di più. Eppure a Gallarate ci sono un sacco di case abbandonate, sfitte, disabitate! Perchè?»
«Giammai!!» Esclama duramente Bezzon, sceriffo del villaggio. «Scordatevele quelle case, non sono di vostra proprietà!»
«Allora ce ne stiamo sotto il ponte della Mornera, non è una reggia ma almeno non ci piove in testa» risponde il senzatetto ridendosela allegramente.
«Giammai!!» Questa volta a urlare è Aldo Simeoni, picciotto locale della cosca PDL gallaratese.
«Non ci potete stare sotto questo ponte, non è di vostra proprietà, e poi lo sporcate, lo rendete un luogo degradato.» Il senzatetto rimane un po’ spiazzato e pone una spontanea domanda: «E noi dove cazzo andiamo allora? Una volta ci dicevate “andatevene sotto ai ponti, barboni!”, ora manco quelli ci volete lasciare.»
«Ci siete cascati, eh?» Esclama sorridendo Simeoni. «Era una burla!! Potete venire tutti a casa nostra, gratis! Casa nostra è casa vostra. Potete stare quanto volete. Invitate tutti i vostri amici, ditelo in giro, spargete la voce, le porte sono aperte! Vi offriamo vitto e alloggio gratuitamente, certo non è una sistemazione definitiva ma è già qualcosa.»
L’emergenza abitativa a Gallarate sembrerebbe temporaneamente risolta, ma quanto potrà durare questa situazione?
Quanto sarà possibile convivere a casa di Simeoni e dello sceriffo Bezzon?
Ci staremo mai tutti? Passa il tempo, la situazione di miseria aumenta e ad essere senza casa saremo molti di più. È necessaria una soluzione alternativa, si potrebbero occupare le tantissime case vuote, sfitte e abbandonate, presenti sul territorio ad esempio. Bisogna trovare rapidamente una concreta via che ci consenta di uscire collettivamente da questa situazione. Individuando i responsabili, ad esempio, e facendola pagare a loro. Oppure procurandoci come meglio crediamo quello che ci serve per vivere in maniera dignitosa.
Chiunque a Gallarate e dintorni si trovi in situazione di emergenza abitativa può quindi o rivolgersi a questi due soggetti o pensare a qualche idea alternativa (come quelle proposte poco sopra).
Comitato cittadino «Massacrati dalla crisi»
Collettivo «Senzatetto e Senzaponte»
Assemblea provinciale «Ospiti a casa di amici»
Collettivo «Dormire nell’automobile»