Azione militare contro la popolazione in Val Susa, Luca Abbà si trova in ospedale in gravi condizioni dopo che una caduta da un traliccio di circa 20 metri… – Appuntamenti in tutta Italia. – Appuntamento a Saronno. – Info e aggiornamenti. – Diretta audio no-stop. – La TAV costruita sui nostri corpi, di M. Zucchetti – Appello del movimento alla solidarietà immediata – Comunicato dei legalli No TAV – Ciechi, sordi e guerrafondai, ecco il volto del TAV – “Libero”, che schifo! – Notte di blocchi in Valle – Attacco hacker ai siti di PS e Carabinieri.
Aggiornamento ore 20: Report e volantino del presidio di Saronno.
A seguito di quanto accaduto questa mattina in Val di Susa, con l’allargamento del non-cantiere e la caduta di Luca dal traliccio su cui si era arrampicato, in seguito alle pressioni dei rocciatori dei carabinieri, abbiamo deciso di indire un presidio di solidarietà. come No Tav delle provincie di Varese e Como. Dalle 17:30 ci siamo concentrati nel piazzale della stazione di Saronno, con striscioni, bandiere e cartelli, volantinando ai pendolari e ai passanti. Verso le 18.30 in una cinquantina abbiamo deciso di muoverci in corteo verso il centro della città, scandendo slogan e comunicando alla cittadinanza quanto avvenuto nella giornata in valle. Dopo una sosta in Piazza Libertà, la piazza centrale di Saronno, per effettuare degli interventi al megafono, ci siamo diretti verso la sede del PD cittadino, dove è stato esposto uno striscione con scritto: “PD: devastatori ad alta velocità”, firmato NO TAV. Un intervento ha ricordato il ruolo e le responsabilità di questo partito, con le sue connivenze con mafia e speculatori vari, nella devastazione della Val di Susa.
Siamo quindi tornanti in corteo verso la stazione, bloccando il traffico di una delle vie centrali di Saronno, continuando a scandire slogan contro il TAV, in solidarietà con gli arrestati e con Luca.
Rimaniamo pronti per prossime mobilitazioni, sia in valle che nelle nostre città.
NO TAV della provincia di Varese e Como
Di seguito il volantino distribuito durante la giornata di oggi.
FERMIAMO IL TAV!
Dopo il corteo oceanico di sabato 25 in Val di Susa per le forze politico-mafiose, che a tutti i costi vogliono imporre ad una intera popolazione una infrastruttura tanto dannosa quanto inutile, era urgente stringere i tempi per l’allargamento del non-cantiere (per ora l’unico lavoro effettuato è stato quello di recintare ed occupare militarmente un pezzo di vallata) di Chiomonte.
L’opposizione popolare al TAV è sempre più diffusa in ogni parte d’Italia, e un’opera dal costo di vari miliardi di euro perde ogni giorno di legittimità, considerando anche tutti i tagli al welfare che la crisi del capitalismo ha indotto ad effettuare.
Ecco allora che questa mattina alle 8, su ordine del prefetto, polizia e operai hanno dato il via alle operazioni, e con un massiccio dispiegamento di mezzi blindati e ruspe hanno ampliato i confini di quello che è stato dichiarato Sito di Interesse Strategico Nazionale.
Appena notati i movimenti, i NO TAV che dormivano nella baita Clarea, costruita per presidiare il luogo in cui si vorrebbe iniziare a perforare la montagna, si sono attivati per cercare di fermare l’esproprio dei terreni; tra loro c’era Luca, da sempre attivista NO TAV, che si è arrampicato su un traliccio in segno di protesta.
Appena Luca nota un rocciatore seguirlo sul traliccio per cercare di farlo scendere con la forza, prima lo invita a desistere e poi decide di continuare la sua scalata; ad un certo punto dalla baita si vede una scintilla e Luca precipitare a peso morto da un’altezza di oltre 15 metri. I soccorsi sopraggiungono dopo ben 40 minuti, nonostante due ambulanze si trovassero già all’interno del cantiere-fortino.
Ora Luca si trova in stato di coma farmacologico e in gravissime condizioni al CTO di Torino.
E’ evidente la responsabilità delle forze dell’ordine, che ancora una volta hanno agito in totale disprezzo della vita di chi manifestava per difendersi da una devastazione ambientale, economica e sociale.
Nonostante quanto successo le operazioni di ampliamento del cantiere sono andate avanti.
La risposta degli abitanti della valle e dei solidali distribuiti su tutta la penisola non si è fatta però attendere: scuole e fabbriche della valle sono entrate in sciopero, si sono effettuati blocchi del traffico ferroviario e dell’autostrada, e decine di presidi e iniziative di solidarietà sono stati convocati lungo tutta la penisola, da Palermo a Trento.
La lotta contro la TAV non si arresterà! Solidarietà a Luca!
A sarà düra!
No TAV del varesotto