Il sopravvissuto

Al Telos occupato di Saronno, venerdì 29 gennaio, dalle 19:30 aperitivo vegan, dalle 21:30 presentazione del libro “Il Sopravvissuto” con l’autore e discussione.

La forza dirompente di un animo ribelle, che, di fronte al sopruso
e al dolore, prende coscienza e trasforma il suo individuale grido di
libertà in una lotta universale, per affermare il diritto alla
Uguaglianza e alla Giustizia come principi ineluttabili per ogni uomo e
donna.
La dignità diventa mezzo di sopravvivenza nella vita di Sabatino e per sopravvivere bisogna resistere con tutte le proprie forze, certi dell’amore dei familiari e
della solidarietà di compagne e compagni. Il grido di libertà spaventa
il potere, che impugna l’arma spietata e impersonale della legge per
piegare chi osa ribellarsi all’ordine- perverso- costituito.
Come macchina schiacciasassi calpesta e umilia diritti e sentimenti, fino a violare la più profonda intimità.
Prima la crudeltà del sistema carcerario, poi il sadismo
dell’istituzione manicomiale non sono riusciti in quindici lunghi anni,
ad assopire il desiderio di libertà in Sabatino e tanto meno ad annichilire la sua gioia di vivere e la sua voglia di partecipare alle
battaglie in difesa dei maltrattati e degli umiliati dall’arroganza del
potere.
Al contrario, proprio queste tristi esperienze hanno alimentato la
fiamma dell’ideale e fatto emergere tutta l’essenza di un animo
libertario.
Commuove la lucida analisi che Sabatino propone nel suo
italo-napoletano, e raggiunge punte Di sottile indagine psicologica
quando descrive la deriva sadica, maniacale, deviata a cui giungono
direttori e secondini, mettendo in atto loro stessi quelle pratiche e
quei comportamenti che lo stato afferma di voler correggere o
sopprimere attraverso la detenzione.
Dalla commozione si passa all’orrore, nei passaggi che trattano la violenza fisica e psichica
perpetrata contro corpi inermi e menti ottenebrate.
Salta alla mente un’ideale vicinanza tra le vicende narrate e le parole di B. Brecht, quando
Sosteneva che per valutare il livello di civiltà di un paese, occorrerebbe visitare le sue carceri.
L’esperienza di Sabatino può essere un fulgido esempio di quanto
impotenti siano i metodi repressivi e reclusivi che i governi adottano
per mettere a tacere il dissenso e la diversità, a favore di una
omologazione mortificante.
Sabatino rappresenta la vita, che, come un fiume, scorre impietosa e inarrestabile, aprendosi
imprevisti varchi esistenziali, acquietandosi poi ad ascoltare le parole dell’amore.