Dall’Agosto 2009 migliaia di militari presidiano le più importanti città italiane. Chi pensa che si tratti solo dell’ennesima trovata reazionaria del governo italiano non conosce di certo il rapporto della Nato “Urban Operations in the Year 2020″ dove, secondo le previsioni degli strateghi militari internazionali nel prossimo futuro la crescita della popolazione mondiale, la pauperizzazione di una crescente cerchia di persone, le migrazioni e la diminuzione delle risorse disponibili faranno sì che il fronte delle guerre si sposterà nelle città, scosse da tensioni e rivolte non più gestibili dalle sole forze di polizia. Ecco allora che questo atto non rappresenta che il primo passo di una fase di addestramento dei militari alla città e delle città ai miliari.