LA SORVEGLIANZA SPECIALE, ARMA VILE CHE COLPISCE DURAMENTE CHI ANIMA IL DISSENSO POLITICO E SOCIALE: SI NEGHI LA RICHIESTA!
Da anni, da decenni lottiamo nei nostri territori e non solo contro l’ingiustizia, la diseguaglianza, la sopraffazione, per la pace, il rispetto dei diritti fondamentali, la partecipazione dei cittadini.
Lo facciamo dalle colonne dei media locali, dei social network, ma soprattutto scendendo in piazza e nei luoghi di dibattito della città: talvolta a parlare con le persone, talvolta a volantinare le nostre idee, talvolta a manifestare.
Ecco perché quanto potrebbe accadere domani ad un giovane e generoso compagno di strada di alcune di queste lotte, per cui vengono richiesti 3 anni di “sorveglianza speciale”, ci preoccupa assai: perché potrebbe succedere a ciascuna e ciascuno di noi.
Immaginate di non poter frequentare chi desiderate, di dover rientrare per forza a domicilio ogni notte, di non potere uscire dal vostro comune di residenza, di vedere segnato ogni spostamento su un documento di identità speciale.
Questo, e molto altro, può prevedere la sorveglianza speciale, reiterabile anche all’infinito.
Spesso senza un reato, civile o penale, specificamente attribuibile al sorvegliato, considerato potenzialmente pericoloso per il suo contributo all’opposizione ad un sistema ritenuto oppressivo.
Noi non ci stiamo. Per tutti questi motivi.
Domattina saremo vicini a chi manifesterà davanti al Tribunale di Milano dalle 10, per chiedere che non la si attribuisca a chi si adopera per un mondo più giusto.
E continueremo a “sorvegliare attivamente” e criticamente, spiegandole ai cittadini, le azioni contrarie alla giustizia sociale, all’uguaglianza nei diritti, all’umanità nei rapporti sociali perpetrate dalle nostre istituzioni.
Fino a che non ci sarà vera giustizia.
Attac Saronno