“Con più forza e più lontano colpiscono i servi del potere, più vacilla la scranna alla quale si avvinghiano terrorizzati dalla loro caduta” (Anonimo Anomico)
La procura di Busto Arsizio ha notificato una richiesta di Sorveglianza Speciale ad un nostro amico e compagno.
Ma cos’è la Sorveglianza Speciale? Si tratta, in breve, di un insieme di forti restrizioni della libertà personale. Sono precluse alcune frequentazioni, può essere previsto il rientro notturno o l’obbligo di dimora in un comune, ogni spostamento deve essere comunicato e segnato sul documento del sorvegliato speciale che rimpiazza la carta d’identità. Inoltre, la sorveglianza speciale può essere potenzialmente reiterata all’infinito. Un provvedimento punitivo, utilizzato spesso dallo Stato per colpire persone che non riesce a reprimere con le modalità classiche (ad esempio con condanne per reati specifici). Quali sono perciò, i bersagli perfetti della Sorveglianza? Le persone ribelli, coloro che lottano e che magari in queste lotte si distinguono per altruismo, entusiasmo e caparbietà. Tutte qualità pericolose in tempi in cui il potere si preoccupa di ottenere obbeddienza a qualunque costo e collaborazione 24h/24h per una quotidianità che ormai è diventata costantemente emergenziale.
In questi tempi difficili, di queste persone c’è sempre più bisogno ed è per questo che vogliamo affermare con chiarezza: chi è vittima di questi tentativi di repressione non verrà lasciato solo. In ogni lotta, in ogni strada, in ogni resistenza, sempre troveremo nuove compagne e nuovi compagni con cui cospirare (dal latino: respirare insieme) perché il vento delle lotte si trasformi nella tempesta del rivolgimento.
09/06/2022
Kinesis, Tradate