da: Il Pungolo Rosso
La rivolta di gennaio nel carcere di Varese: una coraggiosa denuncia di sei detenuti
Pubblichiamo una lettera di sei detenuti trasferiti dal carcere di Varese a quello di Busto Arsizio, alla cui coraggiosa iniziativa va la solidarietà tanto della Tendenza internazionalista rivoluzionaria, quanto del SI Cobas nazionale.
Spiegano i motivi della rivolta scoppiata a gennaio nel carcere di Varese: un suicidio, un carcerato lasciato morire senza cure, un altro che dopo un pestaggio si accascia ma non viene portato all’ospedale.
Questi sei detenuti, cinque immigrati e un italiano, hanno avuto il coraggio di denunciare la violenza e il disprezzo con cui i detenuti sono trattati dal regime carcerario, anche a Busto Arsizio. Hanno avuto il coraggio di firmarsi con nome e cognome, ben sapendo il rischio di ancora più bestiali ritorsioni.
Il loro appello va fatto conoscere al mondo fuori del carcere e per questo lo pubblichiamo, e invitiamo tutte le persone solidali a inviare loro messaggi di solidarietà all’indirizzo che riportiamo.
Noi non conosciamo le imputazioni a carico di questi detenuti, ma difendiamo il loro diritto di vedere rispettata la loro dignità.
Non si tratta di casi isolati. Un’inchiesta televisiva ha iniziato a scoperchiare violenza e soprusi del sistema carcerario, che hanno portato alla morte di 14 persone durante e dopo la rivolta dello scorso marzo. Gli apparati repressivi dello Stato si comportano in modo non meno violento e criminale della criminalità organizzata contro le persone più indifese.
Chi lotta contro la barbarie dello sfruttamento capitalistico per una società solidale si mobilita anche contro la barbarie nei confronti dei carcerati.
Gli indirizzi:
Lenkstakas Enrik
Younas Waqar
Vyzas Rudin
Tutino Stefano
Abubakar Mustapha
Konrad Lofti
CASA CIRCONDARIALE,
VIA PER CASSANO MAGNAGO 102,
21052, BUSTO ARSIZIO (VA)
Ecco la ettera di 6 detenuti che erano nel carcere di Varese durante la rivolta di gennaio.