“Manifestiamo sabato 7 novembre 2015 con ritrovo a Castellanza in via Saronno davanti alla ex Esselunga a partire dalle ore 15.
E il 19 novembre sotto la sede del Tribunale Amministrativo Regionale in via Corridoni 39 Milano a partire dalle ore 9.”
Mobilitiamoci contro la sentenza provvisoria del TAR Lombardia.
Perché chiamiamo la popolazione della zona nuovamente alla mobilitazione.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia il 25 giugno 2015 ha accolto il ricorso della Perstorp di Castellanza (ex Montedison) contro la decisione della Conferenza dei Servizi del 16 aprile di non concedere più alcuna deroga negli scarichi nelle fogne e quindi nell’Olona delle aldeidi con queste motivazioni:
“Considerato che con i provvedimenti impugnati è stato imposto alla società ricorrente di scaricare a far data dal 1 giugno 2015 le aldeidi con un limite non superiore a 2 mg/l a fronte di una precedente autorizzazione che consentiva un limite di scarico fino a 60 mg/l;
Ritenuto che sussiste il danno grave e irreparabile in capo alla parte ricorrente, legato alla struttura del sito produttivo che sarebbe costretto a interrompere gran parte della propria attività con conseguenze altamente negative di tipo finanziario e occupazionale irreversibili, non bilanciato da un interesse pubblico di rilievo comparabile, atteso che le paventate possibili conseguenze negative per l’igiene pubblica e l’ambiente non sono state adeguatamente evidenziate e provate dall’Amministrazione provinciale;
Ritenuta altresì … che le segnalazioni legate all’inquinamento olfattivo che hanno originato l’intervento provinciale non sono confortate da analisi specifiche che ne hanno individuato con certezza la fonte;…
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Terza) accoglie la domanda di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati. Fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 19 novembre 2015″; consentendo alla Perstorp di proseguire fino a fine anno di scaricare in fognatura ogni sorta di veleno che ha appestato per tutta l’estate non solo il comune di Marnate, ma anche Castellanza, Legnano e Canegrate, con proteste generalizzate; anche se ha fatto felice Prealpi Servizi e La Società di Tutela del fiume Olona (capeggiati come noto dagli ex funzionari della Provincia) per gli incassi sugli scarichi che ritenevano ormai persi.
Perché questa decisione del TAR è un obbrobrio
e un calpestamento delle leggi che dovrebbero far rispettare e applicare?
Innanzitutto il Tar scambia per “autorizzazioni” le deroghe temporanee e cancella un provvedimento di eliminazione di una deroga che già da tempo doveva essere revocata perché rinnovata da troppi anni quando la legge prevede solo deroghe di mesi e la Perstorp si è sempre opposta a qualsiasi spesa aggiuntiva per mettersi a norma, riportando gli scarichi entro i limiti previsti dalla legge vigente. Così facendo il TAR sposa la tesi, illegittima, della Perstorp secondo cui le deroghe sono perpetue.
Il TAR calpesta anche le competenze dei singoli Enti in materia, cancellando la delibera del Comune di Marnate che si opponeva al rilascio della deroga sulle aldeidi.
Ad appoggiare truffaldinamente questo atteggiamento del TAR è stata in primo luogo la Provincia che attraverso i suoi funzionari ha fatto di tutto per non spiegare ai giudici l’illegalità delle “deroghe permanenti” (così come tutti gli Enti presenti avevano preso atto e condiviso nella Conferenza di aprile); anzi chiedendo agli Enti stessi di non costituirsi in giudizio. E questo in quanto altrimenti avrebbe dovuto denunciare la propria pratica illegale delle deroghe rinnovate per anni e anni a scaricare i veleni industriali nelle fogne e quindi nei fiumi (oltre 20 le industrie “autorizzare” in Provincia).
Complice è anche il Comune di Marnate che nulla ha fatto per sostenere la protesta dei suoi cittadini contro gli odori molesti che durano da troppi anni e lasciandoli insultare dal Tar
come coloro che “hanno la puzza sotto il naso”.
Ma anche chi pensa in questo momento di gioire per la decisione, come qualche lavoratore della Perstorp, facciamo presente che non è avallando la distruzione di vita e ambiente (come da circa un secolo il Polo chimico di Castellanza sta facendo e continuerà a fare in quanto i veleni sverzati, senza alcuna bonifica lavorano a ciclo continuo) che si tutelano i propri interessi. Anzi proprio l’opposto. Chi continua a guadagnarci è solo il “padrone” (che non a caso ad aprile ha minacciato di licenziare tutti i lavoratori come ritorsione) che proseguirà ad avvelenarli ad avvelenarci e a distruggere il territorio continuando ad accumulare i suoi profitti!
Per risolvere definitivamente la situazione è necessaria nuovamente la mobilitazione della popolazione per imporre la CANCELLAZIONE DI OGNI DEROGA, ponendo al centro la difesa della salute e del territorio e non quella del profitto! Con la mobilitazione avevamo imposto alla Provincia la cancellazione almeno di una deroga, ora dobbiamo rimobilitarci per cancellare la decisione del TAR.
Solo mobilitandoci possiamo imporre al TAR la revoca della propria decisione CHE CALPESTA LE LEGGI che dovrebbe far rispettare!
Manifestiamo sabato 7 novembre 2015 con ritrovo a Castellanza in via Saronno davanti alla ex Esselunga a partire dalle ore 15 e il 19 novembre sotto la sede del Tribunale Amministrativo Regionale in via Corridoni 39 Milano a partire dalle ore 9.