Il 10 aprile a Cremona sono stati arrestati 7 compagni, accusati di aver partecipato allo scontro avvenuto a gennaio con alcuni esponenti di Casapound. In quell’occasione un compagno, Emilio, venne colpito alla testa con calci e spranghe che gli causarono gravi ferite e il coma. Cinque compagni sono ai domiciliari, mentre due sono nel carcere “Ca’ del Ferro”, insieme agli altri due arrestati in seguito al grosso corteo antifascista del 24 gennaio scorso, con la pesante accusa di devastazione e saccheggio. Un bilancio estremamente pesante per una cittadina come Cremona.
Di fronte al riemergere di gruppi di estrema destra come Casapound e Forza Nuova è indispensabile arginare l’agibilità politica e di strada che il potere costituito ha invece tutto l’interesse di agevolare. Questo perché i gruppi fascisti da sempre hanno svolto la funzione di salvaguardia dello status quo, diventando spesso il braccio armato della reazione.
Nelle metropoli come in provincia si assiste ad un acutizzarsi della guerra tra poveri; in questo scontro già in atto i fascisti sono a fianco dello Stato e dei padroni nel difendere tutto ciò che ci opprime: razzismo, proprietà, denaro e legge.
È da sottolineare anche come lo Stato abbia colto la palla al balzo per togliersi di torno parte della presenza conflittuale a Cremona in vista del 25 aprile (dove si preannuncia una provocatoria presenza fascista) ed in vista del 1 maggio milanese per l’inizio di Expo.
L’applicazione di queste misure è preoccupante perché estendibile a chiunque sul proprio territorio resiste e lotta contro devastazione, sgomberi, sfratti, speculazione ed ogni forma di oppressione.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni arrestati a Cremona ed a quelli arrestati a Bari qualche giorno fa (accusati di un attacco alla sede locale di Forza Nuova), oltre che ai compagni fuori che devono affrontare questa situazione.
Contro la repressione diffondiamo mille pratiche di libertà ed autogestione.
ARE, ALBERTO, EMILIO, GIAN, ROMA, JONNY, PIPPO, TIDE, SBOB LIBERI SUBITO!
Assemblea delle realtà di movimento della provincia di Varese.
Per scrivere ai prigionieri:
– Michele Arena, Via Palosca 2- 26100 Cremona (CR)
– Alberto Birzi, Via Palosca 2- 26100 Cremona (CR)
– Mattia Croce – Via Palosca 2- 26100 Cremona (CR)
– Aioub Babassi – Via Palosca 2- 26100 Cremona (CR)