Una nuova occupazione, abitativa e non solo, a Saronno (Via Randaccio 24).
In seguito allo sgombero della casa occupata di via don Monza 18 abbiamo deciso di continuare il nostro percorso e di occupare lo stabile di Via Randaccio 24, oramai all’abbandono da molti anni.
Proprio in questi giorni stiamo assistendo a come l’impellente necessità di trovare una sistemazione a due associazioni che già avevano una sede in via Roma, la scusa che l’amministrazione ha utilizzato per giustificare l’intervento della forza pubblica in via Don Monza, si rivela soltanto un sistema pretestuoso per giustificare una precisa volontà politica. Insomma, un pessimo trucchetto che mette in luce quanto la ristrutturazione dell’edificio comunale non sia né utile né tanto meno necessaria alla “collettività”, ma solo un’operazione utile alla campagna elettorale piddina. L’ennesima mossa che segna la distanza fra le promesse e la retorica della classe politica governante, fra i suoi interessi e i reali bisogni delle persone, che siano concreti o emotivi.
Noi intanto abbiamo deciso di proseguire serenamente il nostro percorso, riprendendoci senza deleghe il diritto di vivere dignitosamente e di condividere quanto possibile con chi ci circonda.
Ed è proprio per questo che abbiamo scelto di adibire una parte non abitativa di questo stabile a spazio pubblico autogestito, con un calendario d’incontri ed altri progetti in divenire, come una libreria autogestita con aula studio, che saremo felici di pensare e realizzare, in maniera orizzontale, assieme a tutti coloro che vorranno dar nuova luce a questo stabile in degrado da molti anni.