In concomitanza con la riunione della Commissione Istruttoria Regionale
25 settembre 2013 ore 9.30: PRESIDIO al palazzo della Regione, P.zza Città di Lombardia 1, Milano
Per chi vuole: ritrovo presso stazione di Castellanza h 7.30
La procedura regionale giunge al termine, nonostante i continui rinvii, i vari tentativi di estrometterci e nascondere alla popolazione le tappe definite dalla legge in merito a queste procedure, i silenzi assordanti della stampa e delle amministrazioni locali.
E’ dal luglio scorso che la decisione doveva essere presa, l’ultima conferenza dei servizi è stata il 18 giugno. Apparentemente questi signori possono fare il buono e il cattivo tempo.
Esistono dei termini precisi?
Bho! Non l’abbiamo mai capito.
Quante persone decidono?
La commissione istruttoria che deciderà è composta da 20 dirigenti, funzionari, ecc ma a dicembre – per la richiesta delle integrazioni alla Elcon- i presenti erano 9, gli assenti 11!
Questo è il modo di decidere della Regione Lombardia, sono più serie le assemblee condominiali dove è richiesta una maggioranza dei presenti altrimenti si riconvoca la seconda seduta e si deve delegare qualcuno affinchè le decisioni siano prese da una maggioranza! E di certo sono decisioni che non minacciano la vita di 250.000 persone e un vastissimo territorio già pesantemente inquinato.
Come finirà? Saranno possibili altri rinvii o altri modi per temporeggiare?
Indipendentemente dalle sorti dell’iter burocratico che la Elcon sta percorrendo, la popolazione ha già deciso: NOI LA ELCON NON LA VOGLIAMO.
Dal 5 luglio 2012, nascita dell’Assemblea Popolare NO ELCON, ribadiamo che le persone che abitano nella zona non sono per niente disponibili a vivere a contatto con un impianto ad “elevata tecnologia” e sotto una ciminiera di 40 metri che esala inquinanti 7 giorni su 7 e che riversa veleni nell’Olona (p. es: diossina, furani, arsenico, mercurio, ecc ecc)
Nelle assemblee abbiamo scelto di seguire l’evolversi della situazione dal punto di vista delle decisioni regionali, ma è stato anche ribadito di non voler subire passivamente le decisioni calate dall’alto.
Abbiamo sempre lottato contro questo meccanismo burocratico che trincerandosi dietro “la procedura regionale” ha permesso alla Elcon di giungere qui, di avere la certezza di insediarsi e di raddoppiare l’impianto entro il 2016, ha cercato di impedirci di accedere alla documentazione pubblica, e quando tutto ciò non è più bastato sono arrivati i soccorsi delle “forze dell’ordine”.
TUTTO INUTILE!
La mobilitazione popolare, nei presidi e manifestazioni, ha dimostrato di non volere la Elcon, ha abbattuto il muro di gomma della burocrazia, le informazioni sono circolate, le complicità sono state smascherate e i burocrati regionali non hanno potuto far altro che rinviare, tacere, far calmare le acque nella speranza (vana) che ci si scordasse di loro e dei loro affari.
I presidi e le iniziative sono proseguite ininterrottamente, ora serve il contributo di tutti e tutte per risolvere la situazione a nostro favore.
Facciamo sentire il nostro NO ELCON una volta per tutte
AFFINCHE’ ABBIANO UNA SOLA SCELTA:
BOCCIARE IL PROGETTO!