Il 13 luglio scorso alcune ragazze e ragazzi del Comitato Autorganizzato Saronnesi Senza Casa hanno occupato una villa abbandonata in via Monte Generoso a Saronno; l’intenzione era quella di creare uno spazio abitativo in un edificio vuoto da almeno dieci anni. Oltre a soddisfare la necessità di avere un tetto sulla testa si volevano anche creare momenti e situazioni di condivisione quotidiana, sperimentando un “abitare” le case e i territori che non si riducano a mero luogo di ritorno dopo le fatiche lavorative.
Nel pomeriggio sono intervenute però le forze dell’ordine provando a sgomberare la villetta; tre compagni sono riusciti a salire sul tetto, mentre all’esterno si è formato un presidio solidale, che non si è sciolto fino a mezzogiorno del giorno dopo, quando i ragazzi, con 17 ore di resistenza alle spalle, hanno deciso di scendere dal tetto.
E’ innegabile che la casa sia un bisogno primario per tutti e non può e non deve diventare un lusso che sempre meno persone possono permettersi, dovendo fare i conti con affitti stellari, mutui, tasse e mancanza o cattiva gestione delle case popolari.
La speculazione economica ha sempre prosperato nel settore immobiliare; non c’è quindi da stupirsi o indignarsi se i prezzi sul mercato delle case sono così irraggiungibili, se gli affitti e i mutui sono così alti. C’è invece da agire, non delegando la soddisfazione di questa necessità a soggetti (le banche, le istituzioni, le agenzie immobiliari- veri sciacalli del mattone) che non hanno nessun interesse a modificare la situazione, perchè speculano e prosperano sulle nostre spalle.
Le svendite degli immobili popolari da parte dell’Aler a soggetti privati fanno chiarezza, invece, sulla gestione delle case popolari degli enti che dovrebbero assegnarle.
Ribadiamo quindi la necessità di autorganizzarsi per riappropriarsi delle numerosissime case sfitte o lasciate a marcire e l’importanza della condivisione, dell’autogestione degli spazi liberati. Senza un diverso modo di vivere le nostre case, i nostri spazi e territori non faremmo altro che riproporre logiche autoritarie ed isolanti proprie di un sistema di mercificazione che vede nelle persone, negli esseri viventi tutti e nella Terra delle risorse da prosciugare.
A due mesi dallo sgombero non è diminuita la voglia di portare avanti il nostro progetto; per questo indiciamo un corteo per il 22 settembre: un corteo che parli dell’emergenza abitativa ma non solo; che sia un momento di lotta nel nostro percorso ma soprattutto spunto di riflessione, perchè dal problema della casa si parte per mettere in discussione una società, un modo di vivere e rapportarsi con gli altri.
Le nostre esigenze non sono cambiate: abbiamo ancora bisogno di un tetto!
Invitiamo tutti/e a partecipare al corteo a Saronno sabato 22 settembre ore 15:00
Piazza S.Francesco (davanti alla stazione)
senzacasasaronno@autistici.org