LA CASA È UN DIRITTO. L’occupazione della casa di via Monte Generoso 15, angolo via E. Ferioli, che è in corso già da qualche giorno, è un pretesto per riappropriarsi di uno spazio lasciato all’abbandono da parecchi anni. L’occupazione nasce dall’esigenza di gestire spazi di condivisione dove poter vivere le nostre vite in maniera libera ed autogestita. Riappropriarsi di una casa lasciata sfitta per anni e ridarle vita, permette a numerose persone, giovani o meno, famiglie o singoli individui, di poter avere un tetto sotto il quale stare. In questi ultimi anni trovare una casa è un lusso che pochi ormai si possono permettere, c’è anche chi sceglie di condividere una stanza o un appartamento ma si vede costretto a forti rinunce e a centellinare i pochi euro che riesce a guadagnare in un mese di lavoro, per non parlare dei continui sfratti o mutui bloccati per la perdita di lavoro e delle persone che si vedono case pignorate per i mancati pagamenti. Nel 2012 c’è stato un vero e proprio crollo nelle erogazioni di mutui (-47%) per l’aumento dei tassi di interesse applicati ai nuovi contratti, ma, ovviamente, anche nell’irrigidimento dei criteri di concessione. Condizioni che non guardano in faccia famiglie, giovani, e non si curano delle loro primarie esigenze, persone che si ritrovano improvvisamente in mezzo alla strada senza la possibilità di avere un posto dove mantenere la propria dignità.
Ribaltando il concetto “una casa, una famiglia”, introduciamo e sperimentiamo il concetto di condivisione e necessità; condivisione di un gruppo di ragazzi che, chi perché ha perso il lavoro, chi non riesce a trovarlo dopo l’università o chi, studente o lavoratore, non ha le risorse economiche per permettersi di pagarsi un affitto, uniscono la loro voglia di essere indipendenti, condividendo le proprie esperienze; necessità di avere un tetto sotto il quale stare, puntando a case lasciate sfitte, abbandonate, da poter risistemare e rendere utili a chi ne ha più bisogno senza rientrare in logiche capitalistiche, creando così spazi autogestiti dalle persone che li vivono.
Per questo abbiamo deciso di unirci in un comitato (Comitato Autorganizzato Saronnesi Senza Casa) per organizzarci in prima persona al fine di risolvere il problema della casa, senza aspettare una soluzione dall’alto, che comunque non arriverà. Problema che non trova una soluzione in consiglio comunale e che cresce ogni anno sempre più, basti guardare la situazione nella nostra ricca provincia di Varese quanto sia critica, se si considera che su 3.000 domande per un alloggio popolare solo il 15% viene soddisfatto; il restante 85% (2550 richieste) rimane insoddisfatto. E questo è nulla, visto che si prevede che il numero delle richieste aumenti esponenzialmente nei prossimi anni. Il numero elevatissimo di case abbandonate o lasciate sfitte è una realtà che nessuno può più negare, basta girare per la nostra città e guardarsi intorno; si parla infatti di oltre 1300 nel solo comune di Saronno, un dato importante che ci ha fatto riflettere sull’effettiva necessità e possibilità di organizzarsi per appropriarsi di queste case o di questi stabili, che nella migliore delle ipotesi verranno prese sotto l’ala speculatrice di imprenditori e palazzinari, facendo così solamente crescere il numero degli appartamenti sfitti e con essi la frustrazione delle persone che non possono permettersi una casa dove vivere.
Abbiamo intenzione di vivere in questa casa e di continuare il percorso intrapreso con questa occupazione e con questo comitato auto organizzato, col fine di dare sostegno a chi volesse intraprendere questo percorso.
Invitiamo chi fosse interessato a questo percorso a partecipare ad una assemblea sul tema che si terrà nella nuova occupazione.
Questa sera venerdì 13 luglio alle ore 18.00 aperitivo per festeggiare l’occupazione
Assemblea Comitato Autorganizzato Saronnesi Senza Casa:
Martedì 17 luglio ora 21.00, Occupazione di Via Monte Generoso 15, angolo via E. Ferioli
Comitato Autorganizzato Saronnesi Senza Casa
SENZACASASARONNO@autistici.org