L’incontro di questa sera ci viene presentato come un momento di confronto e coinvolgimento dei cittadini saronnesi circa un tema fondamentale come quello della gestione del territorio, che ridefinirà negli anni a venire la fisionomia di Saronno. Ma cosa sono e a cosa servono questi “percorsi di partecipazione”?
La partecipazione è tale solo se è assicurata la possibilità di decidere realmente cosa fare e cosa non fare; partecipazione è inoltre coinvolgimento per raggiungere ciò che si è deciso tutti assieme.
Incontri come quello di questa sera servono invece a ben altro: da una parte lasciar esporre a chiunque il proprio pensiero dà la parvenza di una apertura alle opinioni dei cittadini, che in questo modo si sentono di poter contare qualcosa, mentre dall’altra parte l’ineluttabilità delle decisioni, che come sempre verranno comunque prese dall’alto produrranno un sentimento di sconforto per l’impossibilità di influire realmente su quanto avverrà.
Ecco i classici due piccioni con una fava: mentre i partiti al governo della città con una mano si assicurano una facciata democratica (tanto sbandierata anche in campagna elettorale) con l’altra firmano le carte con cui passano sulle nostre teste.
La nostra soluzione la stiamo mettendo in pratica da 3 anni in via Milano, si chiama autogestione. Dove c’era degrado e abbandono ora c’è vita, una palestra popolare, ciclofficina, uno spazio abitativo, una sala concerti, una libreria, un free shop …
La nostra “partecipazione” si chiama autogestione.
TUTTI E TUTTE IN VILLA GIANETTI STASERA ALLE 21.
TeLOS Saronno