GRAVE ATTO INTIMIDATORIO A VARESE
Nella notte fra il 4 e il 5 novembre, l’appartamento in cui abita Alberto Biggioggero è stato devastato da ignoti che, dopo essere entrati rompendo una finestra, hanno aperto tutti i cassetti e danneggiato mobili e soprammobili.
Inoltre in questi anni Alberto ha ricevuto anche minacce telefoniche.
Alberto Biggioggero da anni denuncia pubblicamente quanto successo a Varese nella notte del 14 giugno del 2008, ovvero che il suo amico Giuseppe Uva è morto in seguito al pestaggio subito nella caserma dei Carabinieri Via Saffi (erano presenti anche degli agenti di Polizia) ed alla complicità del personale coinvolto del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Circolo che, dopo averlo sedato, ne ha semplicemente dichiarato la morte per embolia nonostante le evidentissime lesioni su tutto il corpo e la copiosa emorragia dal retto.
Soltanto grazie al coraggio e alla ostinazione di Alberto e di Lucia Uva (sorella di Giuseppe), questa terribile vicenda è potuta uscire dal silenzio spudoratamente complice delle persone coinvolte.
In tutta Italia casi del genere vengono alla luce giorno dopo giorno e certamente ve ne sono molti altri che passano sotto silenzio. É evidente che non si può in alcun modo parlare di “mele marce”, poiché OVUNQUE LE VIOLENZE DELLE FORZE DELL’ORDINE SONO QUOTIDIANE E SISTEMATICHE.
SOLIDARIETÀ A TUTTE LE VITTIME DELLA VIOLENZA DELLO STATO
e a coloro che in tutta Italia, come Alberto e Lucia,
INVECE CHE NASCONDERSI NEL SILENZIO O NELL’INDIFFERENZA, INVECE DI CEDERE DI FRONTE A MINACCE E INTIMIDAZIONI,
CONTINUANO A DENUNCIARE PUBBLICAMENTE E A LOTTARE PER LA VERITÀ.
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