A Como le iniziative per la settimana anticarceraria sono iniziate mercoledì sera con un presidio al Bassone. Fin dal nostro arrivo i/le detenuti/e hanno iniziato ad urlare nel tentativo di comunicare coi solidali, improvvisando battiture che si sono susseguite per tutte le 2 ore del presidio, scrivendo cartelli e striscioni contro la direttrice del carcere e inneggianti alla libertà. La musica ha spesso lasciato spazio alla comunicazione tra il dentro ed il fuori ed in vari momenti solidali e detenuti hanno scandito gli slogan assieme,
abbiamo sentito chiaramente anche le donne detenute poi una voce che siamo riusciti a distinguere chiaramente ha detto che avrebbero iniziato lo sciopero della fame e che noi saremmo dovuti tornare il giorno seguente per sostenerli. Così è avvenuto e la protesta ha assunto toni ancor più determinati. Non siamo riusciti ad avere informazioni sullo sciopero della fame in corso per il rumore assordante che proveniva dall’interno (a tratti sembrava veramente che stessero demolendo il carcere) e per le urla dei detenuti che si sovrapponevano l’un l’altra, ma in ogni caso uno degli obiettivi della mobilitazione, rompere l’isolamento tra dentro e fuori, riteniamo sia stato assolutamente raggiunto. Un momento particolarmente forte è stato quando, all’avvicinarsi al presidio di due macchine nella polizia, tutta la sezione con cui comunicavamo ha iniziato a scandire lo slogan “sbirri di merda”. Il presidio di sabato mattina era, come di consueto maggiormente rivolto ai familiari quindi posizionato nel parcheggio di fronte al carcere: una ragazza si è avvicinata per salutare la sorella detenuta, poi è rimasta al presidio raccontandoci la sua storia. La madre di un altro detenuto ci ha detto che anche venerdì sera, nonostante non fossimo presenti, i detenuti “hanno fatto un gran casino”, e comunque, tra un brano musicale ed un altro, si sentivano le urla e le battiture all’interno. I riscontri estremamente positivi
della mobilitazione ci hanno spinto ad intensificare la nostra azione e riproporremo il presidio serale giovedì 14 luglio.
Collettivo Dintorni Reattivi