Comunicato da stampare.
A una città come Gallarate mancano caratteristiche che nessuna giunta comunale pare intenzionata a stimolare: manca la solidarietà, la socialità, la voglia di partecipare e mettersi in gioco, la volontà di autogestirsi e autogestire degli spazi e dei momenti. Questa necessità è vitale per tutte le città e comune dev’essere la volontà collettiva di migliorare se stessi e tutto ciò che ci circonda. Noi Ultimi Mohicani abbiamo scelto di portare avanti con passione questa volontà contro chi si ostina a fare di Gallarate un personale feudo affaristico ricoprendola di cemento e restrizioni. A Gallarate non è consentito riunire in piazza oltre un certo numero di persone, non si può andare in bicicletta in gruppo, non si può esprimere una libera opinione pubblicamente e per ultimo, ma non per importanza, NON è POSSIBILE CREARE SPAZI SOCIALI.
Le amministrazioni locali temono gli spazi sociali in quanto questi ultimi non permettono loro di esercitare quel controllo sulle menti e sulle azioni degli individui. Gli spazi sociali autogestiti fanno paura perché trattano liberamente temi politici e propongono alternative ricreativo-culturali lontane da quelle noiose legate ai partiti e dallo svago mercificato.
Questo è quello che abbiamo fatto nelle settimane in cui l’ Edera esisteva ed è quello che continueremo a fare anche senza uno spazio fisico vero e proprio sostenuti da molte persone della zona che desideravano e cercano tutt’ora un posto simile nella zona.
Per aver perseguito questi obiettivi nel mese scorso sono stati notificati avvisi orali a 5 di noi e a 7 compagni di Saronno.
Gli avvisi orali sono strumenti di repressione utilizzati dalle forze dell’ ordine allo scopo di avvertire chi è giudicato “pericoloso” del rischio che vengano presi verso la sua persona provvedimenti penali quali la sorveglianza speciale. Tutto ciò nell’ intento di spaventare e demotivare l’ impegno sociale.
Riteniamo questa misura repressiva del tutto illogica per il semplice fatto che non siamo pericolosi per le persone ma solo per coloro che comandano e vogliono le nostre città spoglie, grigie e spente.
Chi decide di alzare la testa è puntualmente punito e minacciato ed è così minata la volontà di migliorare la situazione di oppressione e banalità in cui ognuno è immerso.
Noi però non siamo spaventati e non ci arrendiamo. Continueremo ad alzare la testa con gioia e determinazione perché abbiamo una gran voglia di vedere il nostro futuro migliorare e perché questa realtà ci disgusta.
Vi invitiamo al corteo contro la repressione che si terrà a Saronno sabato 19 marzo alle ore 15
Collettivo Ultimi Mohicani, Gallarate