Appello a tutto il circuito dell’autoproduzione e a tutti i gruppi d.i.y. che hanno suonato negli ultimi due anni in provincia

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“Tanta gente, tanta energia, tutti uniti per il concerto
Tutti uniti per qualche ora, prima di andare ognuno per sè
E cosa resta, cosa rimane? Lattine vuote e niente di più
Non puoi vivere solo per un giorno, per qualche emozione e niente di più”
Wretched, 1984

In provincia di Varese, fra Avvisi Orali, perquisizioni, sgomberi e quantità enorme di sbirri alle nostre iniziative, viviamo negli ultimi tempi un clima di repressione che, se consideriamo superficialmente i fatti, potrebbe sembrare sproporzionato. Probabilmente non lo è.
Le nostre iniziative di occupazione, autogestione, opposizione al razzismo e al nucleare, seppur apparentemente innocue, rischiano di far crollare il muro di illusioni e di menzogne, all’apparenza insormontabile, che separa l’esistenza misera di tutti i silenziosi rassegnati dall’urgenza della rivolta e della liberazione. Sotto questo punto di vista, la repressione è stata scientemente “proporzionata”. La “proporzione” messa in campo è stata quella del consapevole tentativo di annientamento di ogni esperienza di lotta reale.
In questa sede, non si vuole perdere tempo e parole (seppure ci sarebbe da spenderne molte) sulla graduale de-politicizzazione del circuito del punk/hardcore d.i.y. verificatasi negli ultimi anni, tale da rasentare i limiti del ridicolo con una separazione abissale tra argomenti gridati a gran voce nel microfono e indifferenza spesso totale nei confronti delle realtà che provano a “praticare” ciò che gli altri “cantano”; l’intento è piuttosto quello di ricordare che i concerti autogestiti che vedono esibirsi ogni anno decine di gruppi d.i.y. nella nostra provincia (così come altrove), si svolgono i luoghi tutt’altro che eterni od esenti da attacchi repressivi. La possibilità di organizzare concerti, incontrarsi, sostenere il circuito dell’autoproduzione, intrecciare rapporti per una grande rete di collaborazione, dipende soprattutto dalla nostra capacità di difendere gli spazi autogestiti esistenti e di conquistarne altri.
Si tratta quindi di un invito a partecipare alle lotte in corso e soprattutto a partecipare al CORTEO SAB 19 MARZO A SARONNO: CONTRO LA REPRESSIONE, PER RILANCIARE LE LOTTE E DIFFONDERE L’AUTOGESTIONE OVUNQUE.
L’invito è anche quello, qual’ora lo condividiate, di fare vostro questo appello, e di firmarlo anche voi, oppure scriverne uno di vostro pugno.
Se non ci si rende conto che questa lotta è di vitale importanza per tutti coloro che credono in un circuito autogestione ed autoproduzione della propria “musica”, si può pure andare a suonare e a organizzare concerti nei bar e nei locali: pagano meglio, hanno attrezzature migliori e preparano cocktail alla moda. Tanto ormai una banda di adolescenti, vestiti un po’ strani e che dicono tante parolacce, non scandalizza più nessuno.

DISTRUGGI LE TUE ILLUSIONI
SOLO LA LOTTA PAGA

Un ex-bassista di un gruppo qualunque.