TELOS – Saronno
GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO 09 – ore 21,
presso sala Aldo Moro – VIALE SANTUARIO 13 – Saronno
"Perché se la ragione esiste, essa consiste proprio nell’accettare
questo cerchio continuo della saggezza e della follia, nell’essere
chiaramente coscienti della loro reciprocità e della loro impossibile
separazione." M. Foucault
La solitudine della persona internata e sottoposta a giudizio psichiatrico è senza paragoni.
Non è solo celle, spioncini e letti di contenzione. E nemmeno soltanto psicofarmaci ed elettroshock.
È anche isolamento assoluto di chi, al contrario di tutti gli altri
internati di carcere e lager, è considerato, sia pure arbitrariamente,
senza pensiero razionale o, come si dice, con un pensiero malato.
Tu parli, gridi, protesti, ricordi e gli altri sorridono con
superiorità come se si trattasse di un cane che pretende di appartenere
alla specie.
La stessa voce del personale che si rivolge agli internati e ai
pazienti psichiatrici ha un timbro falso, artificiale, artefatto.
Perché "malato di mente" significa prima di tutto non uomo.
Il considerare altri come non uomini ci preserva dall’affrontare con
pienezza la nostra responsabilità di singoli come appartenenti a tutte
le innumerevoli possibilità della specie.
È una fuga dalla profondità abissale del nostro essere in una riduzione
a manichini, in polemica con la fantasia e la creatività.
Così i reparti psichiatrici sono la morte degli internati, ma sono
nello stesso tempo il nostro impoverimento, la nostra tragica barbarie,
la nostra vita superficiale e fallita, che si consuma, senza capire, in
una ignoranza psicologica totale.
La psichiatria ha libertà di azione quando si è fatto terreno bruciato
intorno alle persone; più si conoscono le persone e meno si è
disponibili che vengano distrutte per quello che dicono o pensano.
Bisogna imporre una sorta di omertà collettiva per poter far finta di
non aver fatto quello che si è fatto, chiedendo un ricovero o facendo
marchiare con uno stigma invalidante un proprio "caro".
La psichiatria si interessa di noi fin dalla nascita, i bambini già da
piccoli possono essere giudicati affetti da "patologie" come l’ADHD
(deficit di attenzione e iperattività) ed essere trattati con
psicofarmaci.
La nostra rivoluzione deve essere la rottura dell’omertà, schierandoci apertamente dalla parte di chi è messo da parte.
Non intendiamo dare risposte per "curare", "controllare" o "normalizzare" le persone che hanno comportamenti diversi dai nostri.
Nessuno libera nessuno, ci si libera insieme.
TELOS – Saronno